A distanza di tre anni dalla pubblicazione dello studio “Scenari demografici nell'area bolognese 2003-2018”, il Settore Programmazione, Controlli e Statistica del Comune di Bologna ha provveduto all'aggiornamento delle previsioni demografiche contenute in quel lavoro, spingendo l'orizzonte temporale della previsione fino al 1° gennaio 2021.

Le previsioni sono state rielaborate a partire dal 1° gennaio 2006 con riferimento al comune di Bologna, all'insieme dei dieci comuni confinanti con il capoluogo e al resto della provincia; i risultati sono stati infine sintetizzati e presentati anche per la provincia nel suo complesso.

Gli scenari fanno riferimento come sempre a tre ipotesi (bassa, intermedia e alta) costruite su diverse possibili evoluzioni della fecondità, della mortalità e della dinamica migratoria coerenti con i trend demografici più recenti verificatisi nel nostro territorio. Nella nota metodologica che accompagna il lavoro vengono esposti in dettaglio i valori previsti per i diversi parametri nell'ambito delle tre ipotesi.

I risultati delle previsioni vengono presentati per ciascun anno opportunamente disaggregati per sesso e classi di età, facendo emergere in particolare quei segmenti della popolazione che assumono un interesse specifico per le politiche dell’Amministrazione comunale, quali ad esempio i bambini in età pre-scolare e scolare e gli anziani; non mancano tuttavia ulteriori articolazioni di interesse più generale, come quelle relative alla popolazione in età lavorativa o alle donne in età feconda.

Per facilitare la lettura delle principali tendenze future vengono diffusi non solo i dati relativi all'ammontare della popolazione e al movimento naturale e migratorio (nati, morti e saldo migratorio), ma anche ai principali indicatori demografici (rapporto di mascolinità, indice di vecchiaia, indice di dipendenza, tasso di ricambio della popolazione in età attiva).
Inoltre, sempre per esigenze di chiarezza, alle tavole viene affiancata una serie di grafici, che illustrano sotto forma di serie storica i risultati ottenuti nelle diverse ipotesi, rendendone così possibile un immediato confronto.

La nota è consultabile sul sito del comune di Bologna

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