È uscito il nuovo numero de’ “Le variazioni dell’indice dei prezzi al consumo per l’Intera Collettività Nazionale (NIC) nelle città toscane Dicembre 2006 – Gennaio 2007” a cura del Settore Sistema Statistico Regionale, Regione Toscana, del Settore Tutela dei Consumatori e degli Utenti - Pari Opportunità e Politiche di Genere, Regione Toscana e dell’Ufficio Comunale di Statistica di Firenze.

I dati congiunturali provvisori di dicembre mostrano una tendenza al rialzo dei prezzi nelle città di Pisa (+0,2%), Pistoia (+0,2%), e Grosseto (+0,1%), mentre a Firenze si è registrata una variazione nulla.

Le variazioni tendenziali di gennaio 2007, cioè rispetto a gennaio 2006, mostrano una differenza fra le città toscane autorizzate ad effettuare l’elaborazione autonoma degli indici: da un lato, Firenze (+1,1%) e Pistoia (+1,6%) si caratterizzano per gli aumenti più contenuti, dall’altro Grosseto (+1,9%) e Pisa (+2,1%) si collocano al di sopra della media nazionale (+1,7%). Nell’ultimo anno, i principali aumenti riguardano i raggruppamenti “Prodotti alimentari e bevande analcoliche”, “Bevande alcoliche e tabacchi”, “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” e “Istruzione”, mentre i ribassi più importanti si sono avuti nei capitoli “Comunicazioni” e “Servizi sanitari e spese per la salute”.

In base ai dati definitivi relativi al mese di dicembre 2006, la Toscana ha fatto registrare una variazione annuale, cioè rispetto ad dicembre 2005, del +1,6%, inferiore al dato italiano (+1,9%): tale differenza è dovuta principalmente alle variazioni più contenute registrate in Toscana nei capitoli di spesa “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” e “Servizi ricettivi e di ristorazione”.

Dai dati definitivi di dicembre 2006 si evidenzia che le città che hanno fatto registrare gli aumenti maggiori, rispetto a dicembre 2005, sono state Lucca (+2,3%), Grosseto (+2,2%), e Pisa (+2,1%); viceversa Massa (+1,4%), Siena e Arezzo (+1,5% per entrambe) hanno fatto registrare gli aumenti più contenuti. Su base mensile (confronto fra dicembre 2006 e novembre 2006), spiccano i risultati di Siena e Lucca (+0,3% per entrambe) e, in negativo, di Firenze (-0,1%).

Sempre dai dati definitivi di dicembre, da segnalare la forte diminuzione, su base mensile, degli indici relativi ai beni energetici non regolamentati (classificazione che comprende i carburanti), con variazioni comprese ‑0,6% di Pistoia +0,2% di Pisa. passando agli energetici regolamentati (comprendenti, fra gli altri, gas per riscaldamento ed energia elettrica), le variazioni annuali sono notevolmente più elevate e comprese fra il +9,3% di Pistoia il +11,0% di Grosseto.

Per l’approfondimento del mese è stata svolta una breve analisi sul livello dei prezzi di alcuni prodotti nelle principali città italiane, utilizzando i dati forniti da Istat per l’Osservatorio prezzi del Ministero delle Attività Produttive: Bari e Napoli risultano le città con il più alto numero di prodotti (fra i 41 considerati) dal prezzo medio fra i più bassi e il minor numero di prodotti dal prezzo medio fra i più alti, esattamente l’opposto di quanto riscontrato per Genova. Fra le città toscane, Grosseto e Firenze presentano il maggior numero di prodotti (13) dal prezzo basso, seguiti da Pistoia con 8 e Pisa con 6. Pistoia è la città toscana, tra quelle considerate, che fa registrare il maggior numero, 12, di prodotti dal prezzo elevato.

Il rapporto completo è disponibile on line sui siti http://www.regione.toscana.it/cif/stat/pubbl-prezzi.shtml e su http://statistica.comune.fi.it/prezzi/regione/rapporti_regione.htm

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