Prezzi

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È uscito il nuovo numero de “Le variazioni dell’indice dei prezzi al consumo per l’Intera Collettività Nazionale (NIC) nelle città toscane Febbraio - Marzo 2007” a cura del Settore Sistema Statistico Regionale, Regione Toscana, del Settore Tutela dei Consumatori e degli Utenti - Pari Opportunità e Politiche di Genere, Regione Toscana e dell’Ufficio Comunale di Statistica di Firenze.

I dati provvisori di marzo mostrano aumenti mensili per Firenze con +0,3% e Pisa con +0,2%; hanno registrato variazioni medie nulle Grosseto e Pistoia.

Le variazioni annuali di marzo 2007, rispetto a marzo 2006, mostrano una differenza fra le città toscane autorizzate ad effettuare l’elaborazione autonoma degli indici: da un lato, Firenze (+1,2%) e Pistoia (+1,4%) si caratterizzano per gli aumenti più contenuti, dall’altro Grosseto e Pisa con +1,7% eguagliano il dato nazionale. Negli ultimi dodici mesi, gli incrementi più elevati si sono registrati nei capitoli Bevande alcoliche e tabacchi (+4,4%), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+3,7%). Variazioni tendenziali negative si sono verificate nei capitoli Comunicazioni (‑10,6% anche grazie all’abolizione dei costi di ricarica) e Servizi sanitari e spese per la salute (-0,7%).

In base ai dati definitivi relativi al mese di febbraio 2007, la Toscana ha fatto registrare una variazione annuale, cioè rispetto ad febbraio 2006, di +1,4%, inferiore al dato italiano (+1,8%): tale differenza è dovuta principalmente alle variazioni più contenute registrate in Toscana nei capitoli di spesa “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” e “Servizi ricettivi e di ristorazione”.

Dai dati definitivi di febbraio 2007 emerge che le città che hanno fatto registrare gli aumenti maggiori, rispetto a febbraio 2006, sono state Lucca con +2,0% e Grosseto con +1,8%; Firenze fa registrare gli aumenti annuali più contenuti con +1,0% e addirittura Livorno si segnala per una variazione annuale negativa leggermente (-0,1%).

Per l’approfondimento del mese è stata svolta una breve analisi sul livello dei prezzi di alcuni prodotti nelle principali città italiane, utilizzando i dati forniti da Istat per l’Osservatorio prezzi del Ministero delle Attività Produttive: In base ai calcoli effettuati, le città che presentano il maggior numero di prezzi medi più bassi del primo quartile si confermano Bari (34) e Napoli (31): Genova e Venezia presentano un solo prezzo medio al di sotto del primo quartile. Sempre il capoluogo ligure è la città con il maggior numero di prezzi elevati, 24, seguita da Rimini con 21 mentre Bari e Grosseto presentano il minor numero di prezzi elevati: rispettivamente con 5 e 4.
Fra le città toscane, Pistoia e Firenze hanno il maggior numero di prezzi elevati rispettivamente con 11 e 8 segue Pisa con 6 e Grosseto con 4. Grosseto è anche la città toscana con il maggior numero di prezzi bassi (16).

Il rapporto completo è disponibile sui siti
www.regione.toscana.it/cif/stat/pubbl-prezzi.shtml e su
www.prontoconsumatore.it

Cronoprogramma


Disponibile per il download il Cronoprogramma indagini 2024

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