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L'indagine telefonica del Comune sul nuovo piano di sosta del comune di Verona: 54% i favorevoli, ma oltre 80% se vengono migliorati bus e percorsi ciclabili.

Il piano della sosta passa l'esame: solo il 10% dei cittadini interpellati è contrario ai posti auto a pagamento.

Non è che sia stato un plebiscito. Ma di fronte al bailamme creato dall'introduzione della sosta a pagamento a San Zeno c'era il rischio che un sondaggio telefonico sul piano della sosta potesse trasformarsi nello sfogatoio di cittadini inaciditi dalla comparsa degli stalli blu. Non è stato così. Ieri mattina la giunta di Palazzo Barbieri ha esaminato i risultati del sondaggio sul Piano della sosta, condotto nel mese di gennaio dall'Ufficio statistica del Comune su un campione di 446 veronesi, e ha constatato che i risultati sono lusinghieri. Quasi una sorpresa, a giudicare dalle premesse.

Circa la metà degli interpellati, 208, sono residenti nei quattro quartieri dove è entrato o entrerà in vigore il Piano: San Zeno, Veronetta, Borgo Trento e Cittadella. Gli altri intervistati abitano invece nel resto della città. E la cosa interessante è che i dati risultano pressoché omogenei nelle diverse zone della città. Emerge che il 70% dei veronesi è a conoscenza del piano della sosta. Alla domanda: è favorevole al provvedimento? il 54,1% ha risposto sì, mentre il 34% dice di ritenerlo utile come strumento per regolare il traffico e razionalizzare la sosta su strada. La percentuale dei favorevoli sale però all'87% se al piano della sosta si associa un eventuale potenziamento del trasporto pubblico e mobilità ciclabile.
Solo il 10% dei veronesi interpellati ha risposto invece che il piano non porta alcun effetto positivo sul traffico.
Oltre il 70% è d'accordo sul fatto di rilasciare permessi mensili a tariffe agevolate agli operatori dei quartieri (commercianti, artigiani, professionisti). Un'informazione ritenuta preziosa dalla giunta: era evidente l'interesse degli operatori in questo senso, non così scontato che venisse assecondato dai cittadini. Come pure è considerato positivo dall'amministrazione comunale il fatto che quasi la stessa percentuale di interpellati (70%) è contraria a concedere pass a pagamento a chiunque. Basta comprare un abbonamento per parcheggiare negli stalli blu anche se abita fuori città? No, i veronesi non vogliono.
Addirittura l'85% degli intervistati afferma di essere favorevole ad appositi contrassegni per chi porta assistenza ad anziani e a persone bisognose. E la maggior parte degli intervistati ritiene infine positiva l'istituzione di alcuni stalli a disco orario per la sosta gratuita.

«I risultati ottenuti sono positivi», sottolinea l'assessore al Traffico Carlo Pozzerle, «sia per quel che riguarda la percezione del provvedimento da parte dei cittadini sia sulle finalità del piano della sosta. Infatti, coloro che si sono dichiarati favorevoli alla regolamentazione della sosta ritengono che il provvedimento serva a facilitare il parcheggio dei residenti, a diminuire le auto in strada o disincentivare l'utilizzo dell'auto». La giunta ha avuto la conferma che le modifiche ideate per correggere il piano della sosta a San Zeno - stalli gratis a rotazione e pass a pagamento per commercianti, artigiani, professionisti - sono apprezzate dai cittadini. Per questo entreranno nell'ordinanza che regolerà il piano sia a San Zeno che nei successivi quartieri nei quali verrà introdotto. Il tempo, intanto, per disegnare stalli bianchi a San Zeno e preparare i nuovi pass.

Cronoprogramma


Disponibile per il download il Cronoprogramma indagini 2024

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