Statistiche

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In occasione delle Giornate internazionali di studio sulle "Prospettive per l'organizzazione del Teatro musicale in Italia", a cura di Mario Ruffini e della Commissione Cultura del Consiglio Comunale, promosse anche dal Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e dal Kunsthistoriches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut, è stato chiesto all'assessorato alla Statistica di realizzare un'indagine sul rapporto che il Teatro del Maggio ha con la città e con i suoi fruitori.

I risultati presentati sono una novità assoluta, non essendo mai stata realizzata un'indagine di questo tipo, che ha permesso di capire quanto i fiorentini vadano al Teatro, per quali motivazioni e, soprattutto, il livello di gradimento da parte del pubblico più fedele, gli abbonati dell'insieme dell'offerta del Maggio.

Gli obiettivi dell'indagine sono stati sostanzialmente tre:

  1. conoscere i molteplici profili del fruitore dell'offerta teatrale.
  2. verificare il gradimento e la rispondenza dell'offerta alle aspettative culturali.
  3. rilevare ulteriori bisogni, non contemplati in fase di progettazione dell'offerta, per facilitare l'accesso tramite il miglioramento dei servizi e la definizione di nuove proposte mirate ai nuovi potenziali utenti.

Delle 1915 interviste complessivamente effettuate, 1115 (pari al 58,2%) sono state fatte agli abbonati, mentre 800 (pari al 41,8%) sono state fatte ad un campione casuale di cittadini rappresentativo della popolazione residente a Firenze.

I frequentatori occasionali

Per le motivazioni che giocano a sfavore nella frequentazione del teatro, è stato chiesto:

  • Se il costo più basso del biglietto potrebbe rappresentare un incentivo positivo
    Il 76,2% ha dichiarato si.
  • Qual' è la motivazione che guida nella scelta di uno spettacolo?
    Al primo posto l'interesse per l'opera rappresentata con il 76,2%;
    al secondo posto la scelta degli interpreti con il 14,3%;
    senza alcun motivo particolare il 9,5%.

Coloro che non frequentano il Teatro del Maggio


La percentuale di popolazione del campione di 800 cittadini intervistati, che nella stagione 2005-2006 non ha frequentato il Teatro del Maggio, si attesta sul 94,0%.

Il motivo principale della non frequentazione è dovuto alla mancanza di tempo (28,9%), mentre il teatro non piace al 25,8 % dei rispondenti.
Per classe di età sono i giovani (18-30) ad avere meno tempo (40,0%) e sono sempre loro quelli a cui piace meno (31,8%).
Il costo si colloca al terzo posto (11,4%) fra le motivazioni, per classe di età sono i giovani (18-30) con il 15,5% ad accusare maggiormente il peso del costo. Risulta, invece, scomodo da raggiungere per il 4,3% degli intervistati.
Riguardo al tempo libero, viene occupato con il 18,8%, dalla TV e dalla lettura.

Per classi di età l'attività più praticata dai giovani è quella sportiva (41,8%), mentre i maggiori fruitori dei programmi TV sono gli over sessanta (33,0%), e sono sempre loro (22,3%) i lettori più accaniti.
E' il cinema a occupare il terzo posto e pur essendo considerata più un'attività di svago che culturale, trova consensi in tutte le fasce di età con il 13,3% dei rispondenti.
Per età, sono i giovani i maggiori frequentatori del cinema (18,2%), però non dispiace nemmeno agli appartenenti alla fascia 31-60 (15,9%).

Gli abbonati

Per età, la classe 18-30 risulta quasi per nulla rappresentata (1,3%), a differenza degli over 60 che costituiscono il 64,9% del totale dei rispondenti. Siamo di fronte ad un pubblico che preferisce più il repertorio sinfonico (55,2%) a quello lirico (40,1), il 4,7% è invece interessato al balletto.

Per quanto riguarda la scelta dei titoli il 59,4% predilige i titoli più famosi, con uno stacco notevole nella scala delle preferenze troviamo i titoli più impegnativi, destinati ad un pubblico particolarmente educato musicalmente (12,9%).

La maggior parte degli intervistati raggiunge il teatro in automobile (65,5%), una percentuale nettamente inferiore (13,8%) utilizza i mezzi pubblici, mentre ben l'11,7% lo raggiunge a piedi. Coloro che raggiungono il teatro in automobile considerano pessima/scarsa la possibilità di parcheggio (47,5%), valutazione decisamente non positiva per i mezzi pubblici per il 21,3% dei rispondenti che li utilizza.

Per quanto riguarda la reperibilità dei biglietti, il 56,8% del pubblico abbonato esprime una valutazione positiva, il 20,2% valuta addirittura ottima la reperibilità dei biglietti, mentre il 13,8% degli intervistati giudica questo servizio scarso.
Nella scelta di assistere ad uno spettacolo, un elemento piuttosto importante riguarda la composizione dell'insieme degli spettatori; relativamente pochi coloro che vanno soli (14,1%). La tendenza è quella di effettuare il consumo culturale o insieme ai componenti del proprio nucleo familiare (51,7%) o con gli amici (26,1%); ciò conferma, comunque, la duplice valenza – culturale ma anche ricreativa – dello spettacolo, dove prioritaria è la necessità di condividere un'esperienza piacevole ed istruttiva, ma anche di scambiare giudizi critici e opinioni con una cerchia selezionata di altri spettatori.

Gli strumenti informativi che contribuiscono maggiormente alla promozione degli spettacoli teatrali sono "le riviste specializzate e i quotidiani" (38,0%), segue l'informazione acquisita presso lo stesso Teatro (27,9%) e dai familiari (5,9%).
Le determinanti più significative nella scelta di uno spettacolo sono le informazioni sull'opera rappresentata (71,7%), gli interpreti hanno un peso relativo (23,7%).
Fra i diversi tipi di spettacolo proposti, la lirica (45,7%) e il concerto (42,4%) sono quelli preferiti.
Agli intervistati è stato chiesto di indicare cosa esprime meglio il concetto di teatro: arte 68,0%, cultura 46,2% e impegno 46,2%.

Customer satisfaction

Alcuni items analizzati:

  • Disponibilità e la cortesia del personale di sala si accredita su valori di giudizio alti, addirittura ottimo per il 38,3% dei rispondenti, è decisamente buono per il 47,6% e risulta accettabile per l'11,2% degli intervistati.

  • La valutazione sul personale di botteghino, pur attestandosi su un valore di giudizio alto, non raggiunge i livelli di eccellenza del personale di sala con il 40,7% dei rispondenti che lo hanno giudicato buono e dichiarato accettabile dal 23,2%.

  • Il comfort della sala è valutato ottimo dal 21,6% dei rispondenti; è buono per il 46,8% degli intervistati ed è, invece, accettabile per il 23%. Decisamente bassa la percentuale di coloro che dichiarano scarso il comfort della sala (7,5%)

  • I sovratitoli, fra i servizi considerati, è sicuramente quello che più di tutti si attesta su valori di eccellenza, infatti è giudicato ottimo dal 46,4% dei rispondenti.

Le ultime due domande del questionario sono state formulate allo scopo di ottenere una valutazione degli abbonati su due aspetti che riguardano molto da vicino il Maggio e più precisamente sulla opportunità di pensare alla costruzione di un nuovo Teatro, la prima e sul suo stato di salute, la seconda. I risultati emersi sono abbastanza significativi.
Il 44,9% degli intervistati non sa esprimere la propria valutazione sul progetto che prevede la costruzione di un nuovo Teatro, è valutata una grande opportunità dal 19,6%, è uno spreco per il 9,4% dei rispondenti, mentre per l'8,2% è inutile.

I risultati alla domanda su come i rispondenti vedono il futuro del Teatro del Maggio sono decisamente particolari perché mettono di fronte a una buona percentuale di abbonati che hanno una visione positiva e a un'altra che, in egual misura, non sa valutare o ha una visione non positiva. Nello specifico, prevedono la stabilità o il miglioramento il 46,6% degli abbonati, peggiora per il 26,7% degli intervistati, mentre una altrettanto importante percentuale di rispondenti non si sa esprimere (26,2% ).

Un pubblico non di giovani, quello degli abbonati, se consideriamo che il 64,8% è costituito da over 60, il 28,2% da adulti (31-60) e appena l'1,3% da giovani (18-30), di questi il 37,0% sono maschi e il 63,0% femmine.

Il 45,4% degli abbonati è laureato e il 36,4% possiede un diploma di scuola media superiore.

In sintesi la carta d'identità dell'abbonato al Maggio restituisce l'immagine di un cliente acculturato sul piano musicale, che preferisce il repertorio sinfonico (55,2%) a quello lirico (40,1%) e che nella scelta di uno spettacolo predilige i titoli più famosi (59,4%). Uno spettatore attento alla programmazione, propenso alla possibilità di aprire il Tempio della musica ad altre forme musicali (45,8%) e contemporaneamente radicato su antiche posizioni che vedono la lirica come unica ospite del teatro del Maggio (41,1%). Un cliente che condivide l'esperienza della musica con il coniuge/compagno (51,7%) più che con gli amici (26,1%), ma che, ad ogni modo, vive lo spettacolo come occasione da partecipare e commentare; uno spettatore attento alle informazioni che attinge, principalmente, da riviste specializzate (38,0%) e dallo stesso teatro (27,9%); uno spettatore che descrive il teatro come arte (68,0%), cultura (46,2%) e impegno (19,0%) a dimostrazione della partecipazione emotiva con cui vive i momenti di spettacolo che il Teatro gli offre. Nello stesso tempo ci troviamo di fronte ad un soggetto che rifiuta l'immagine del teatro come museo (45,6%), ma è d'accordo nel definirlo luogo che accresce la cultura personale (87,6%) e come luogo deputato a nuove sperimentazioni di forme diverse di espressione (59,8%).


La pubblicazione, a cura di Ciro Annicchiarico, e la rassegna stampa sono scaricabili dal portale statistico del Comune di Firenze (http://statistica.comune.fi.it)

Cronoprogramma


Disponibile per il download il Cronoprogramma indagini 2024

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