Statistiche

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Per il terzo anno consecutivo l'Ufficio di Statistica presenta il Rapporto sul mercato del lavoro curato dal proprio Servizio Studi Socio economici. Un'analisi dettagliata delle caratteristiche del tessuto produttivo e occupazionale del territorio romano e delle sue capacità di reazione alla crisi economica generale.
Se nell'edizione precedente alcuni nodi emersi con l'incedere della crisi economica mondiale esplosa sul finire del 2008 erano già stati in parte evidenziati, l'analisi dei dati riferiti al 2009 ha reso particolarmente evidenti le difficoltà che anche le economie locali hanno dovuto registrare e i loro pesanti riflessi sull'equilibrio del mercato del lavoro.

La presentazione del rapporto dal sito del comune di Roma da cui è possibile scaricarlo in formato .pdf

Questa terza edizione del Rapporto sul mercato del lavoro a Roma si colloca per l'economia provinciale e per l'intero contesto nazionale in una fase particolarmente delicata, attraversata da segnali contradditori e da un rallentamento tuttora sensibile. Il Rapporto di quest'anno, dunque, prova ad analizzare il comportamento del mercato del lavoro romano durante la fase di recessione più grave dal secondo dopoguerra, la sua capacità di reazione e le dinamiche seguite dagli indicatori di fronte a un contesto nazionale e internazionale in forte difficoltà.
Come sempre, il Rapporto è il risultato delle elaborazioni condotte su una molteplicità di fonti di dati, finalizzate a descrivere la realtà produttiva e occupazionale che ruota intorno alla capitale tenendo conto sia delle problematiche emerse dal lato dell'offerta di lavoro che di quelle segnalate da quello della domanda.
In un contesto locale dove per la prima volta dopo più di un decennio si è assistito ad una inversione di tendenza dell'andamento crescente dell'occupazione e ad un sensibile incremento di quel segmento di popolazione che è tornato alla ricerca di lavoro – per fuoriuscita forzata dal mercato del lavoro o per emersione dall'inattività –, si è cercato di evidenziare quali settori, quote di popolazione, segmenti dell'attività produttiva fossero risultati i più fragili e, di converso, quali abbiano dimostrato di riuscire a reggere meglio l'onda d'urto del clima recessivo.
L'area metropolitana romana e la sua provincia sono il bacino di importanti flussi da e verso la capitale e dunque la comprensione delle criticità emerse in questa congiuntura può costituire un importante elemento di valutazione e di orientamento per la comprensione delle direttrici sulle quali il sistema economico locale potrebbe orientarsi per fronteggiare il ristagno economico e immaginare una ripresa produttiva che sappia dinamizzare sin da subito anche il mercato del lavoro.
In questo senso, oltre a proporre un'analisi sulla struttura produttiva e sulle dinamiche più recenti che hanno coinvolto il sistema delle imprese, abbiamo voluto concentrare l'attenzione sulle dinamiche attraversate dall'offerta di lavoro fra pressioni demografiche e tensioni economiche, sull'influenza del clima recessivo sul lavoro femminile e degli stranieri, sulle caratteristiche dei redditi dei lavoratori romani, sulle prospettive occupazionali che si offrono ai giovani laureati nella capitale, sulle condizioni e la composizione delle famiglie in termini occupazionali e su quanto le difficoltà registrate nel mercato del lavoro abbiamo avuto un riflesso sulle dinamiche interne ai contesti familiari.
Ciò che è emerso restituisce il profilo di una realtà che, anche se con minore intensità rispetto all'intero contesto nazionale, ha subito una contrazione anche nei suoi settori più innovativi e dinamici. Ciononostante, le caratteristiche di una realtà che presenta opportunità diversificate e livelli professionali molto qualificati hanno in parte contribuito a mantenere inalterato il differenziale positivo con il resto del paese in termini di quantità e qualità dell'occupazione.
Restano tuttavia delle aree di criticità che si concentrano soprattutto intorno agli occupati in forme atipiche, temporanee e intermittenti, ai nuovi disoccupati che spesso provengono proprio da questa area di lavoro instabile, ai lavoratori a basso reddito, alle donne, agli occupati stranieri.
Di fronte ad alcuni timidi segnali di ripresa del clima economico generale segnalato dalle imprese romane, che tuttavia lasciano ancora indietro indicazioni particolarmente significative per un ritorno ad un mercato del lavoro in evoluzione, il Rapporto prova a fornire diverse chiavi di lettura soffermando l'attenzione su alcuni nodi sui quali pensiamo sia opportuno riflettere, perché dalla loro conoscenza possano emergere considerazioni utili ad indirizzare le scelte presenti e future verso il recupero e l'utilizzo delle potenzialità ancora inespresse, in una prospettiva innovativa per il lavoro e la stessa struttura produttiva della nostra città.

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