Continua il costante impegno dell’Usci che già lavora a pieno regime in stretta collaborazione con l’Istat alla nuova stagione censuaria 2019.
La riunione del Comitato, del quale fanno parte anche i grandi comuni e le città metropolitane, è stata aperta dal nuovo Presidente Prof. Gian Carlo Blangiardo che ha ringraziato gli uffici statistici dei comuni per il grande lavoro svolto in occasione dello svolgimento del Censimento permanente dello scorso anno e ha augurato al Comitato buon lavoro in vista della preparazione dell’edizione 2019.
Dirigenti e funzionari Istat hanno aperto i lavori presentando un primo bilancio riguardante vari aspetti delle operazioni censuarie. I risultati raggiunti in termini di copertura, malgrado le difficoltà che si sono riscontrate soprattutto nella fase di avvio, sono stati giudicati molto positivi; in particolare l’utilizzo del questionario on-line da parte delle famiglie è andato ben oltre le previsioni.
Nell'attuazione degli adempimenti connessi alla protezione dei dati personali trattati per conto dell'Istat, i Responsabili degli Uffici Comunali di Censimento devono assicurare il rispetto della normativa in materia, delle istruzioni impartite dall'Istat ma anche della specifica organizzazione che il Comune di appartenenza si è dato per adeguarsi alle nuove normative. Pertanto ogni Responsabile dovrà fare riferimento, per quanto possibile, alla modulistica e alle procedure definite dal proprio Comune.
Una possibile difficoltà può derivare dal fatto che il Comune -nel definire procedure e organizzazione- avrà indicato espressamente nei propri atti di riferirsi ai trattamenti di dati personali di cui lo stesso comune è Titolare.
Per supportare l'attività dei Responsabili degli Uffici Comunali di Censimento mettiamo qui a disposizione una nota riepilogativa degli adempimenti e il fac-simile dei modelli di autorizzazione e dei registri.
L'USCI è preoccupata per gli effetti sui comuni della norma che rende illegittimo l’aggiornamento puntuale dell’anagrafe della popolazione con le risultanze del censimento permanente.
Il decreto D.Lgs. 101/2018 ha modificato il testo delle norme di indizione del censimento per quanto riguarda l’aggiornamento anagrafico prevedendo l’invio da parte di ISTAT ai comuni di informazioni esclusivamente in forma aggregata per l’aggiornamento delle anagrafi. Questa apparentemente piccola modifica normativa avrà effetti estremamente pesanti sulla operatività dei comuni e sull’intero sistema paese, dal momento che elimina il principale canale di revisione massiva della qualità delle anagrafi, intesa come rispondenza
alle situazioni reali.
Disponibile per il download la nota completa dell'USCI a riguardo:
Il Garante per la tutela dei dati personali ha espresso parere non favorevole sul PSN, in particolare sul Censimento permanente e sul Sistema Integrato di Microdati.
USCI ritiene che il Parere sia fonte di preoccupazione in quanto rischia di creare gravi difficoltà ai comuni già impegnati nelle fasi operative dei censimenti, e di bloccare un progetto che presenta indubbi vantaggi informativi e organizzativi.
USCI ha preparato un comunicato che evidenzia la necessità di valutare in modo bilanciato la libertà e dignità dei cittadini per la tutela dei dati personali, e le finalità di rilevante interesse pubblico che la statistica pubblica consente di raggiungere in termini anche di miglioramento della qualità della vita e del benessere.
La cultura della protezione dei dati personali dei cittadini è parte costitutiva del profilo professionale dei funzionari pubblici comunali, e in particolare dei funzionari degli uffici di statistica comunali; è parte integrante dei principi fondanti della statistica nazionale ed europea e già di per sé fornisce ai cittadini un elemento di garanzia sostanziale a tutela del corretto utilizzo dei loro dati.
Su questi aspetti si è pronunciata anche ANCI con un comunicato stampa.
Il Garante per la tutela dei dati personali ha espresso parere non favorevole sul PSN, in particolare sul Censimento permanente e sul Sistema Integrato di Microdati.
Il parere è fonte di preoccupazione in quanto rischia di creare gravi difficoltà ai comuni già impegnati nelle fasi operative dei censimenti, e di bloccare un progeto che presenta indubbi vantaggi informativi.
USCI sta approfondendo i contenuti del parere e preparando un comunicato in proposito.
Il Comitato di Direzione dell'USCI, nella seduta del 16 maggio scorso, ha approvato un documento indirizzato all'Istat, in cui sono riportati alcuni aspetti relativi all'organizzazione sul territorio del Censimento permanente della popolazione che destano preoccupazione e/o su cui si attende una risposta da parte dell'Istituto.
L'Istat, nella seduta del Comitato consultivo per il Censimento permanente del 17 maggio, ha anticipato che darà puntuale riscontro alle osservazioni riportate nel documento.
L'istituto di statistica è impegnato nella progettazione della seconda edizione del Censimento permanente delle Istituzioni pubbliche prevista nel 2018. Il censimento permanente, come di consueto ci coinvolgerà in un duplice ruolo: come Istituzioni tra le unità di rilevazione oggetto del censimento e come Uffici di statistica con il delicato compito di assicurare la corretta compilazione dei questionari.
Per approfondire le esigenze e i contenuti informativi, il prossimo 9 ottobre l’Istat organizza una riunione con i responsabili degli uffici di statistica delle istituzioni della lista delle Autorità statistiche nazionali (ASN) e di altre importanti istituzioni portatrici di interesse. La riunione rappresenta per l'Usci un'opportunità per fornire all'Istat elementi conoscitivi utili alle scelte decisionali da prendere.
Si sollecitano pertanto i colleghi degli uffici di statistica a segnalare eventuali criticità o mancanze riscontrate durante lo svolgimento della scorsa edizione del censimento delle istituzioni e/o proporre suggerimenti sui quesiti, inviando, in previsione della riunione del 9 ottobre, una mail al seguente indirizzo: simona.coccetta@usci.it.
Disponibile per il download il Cronoprogramma indagini 2024