Il Comitato tecnico-scientifico di cui all’art. 4 del Protocollo di collaborazione tra ISTAT e USCI ha preso in esame le innovazioni tecnico-organizzative che caratterizzeranno la rilevazione dei prezzi al consumo e i rapporti tra l’ISTAT e gli uffici comunali di statistica.

Il Comitato ha preso atto delle difficoltà che sono intervenute, sia a livello centrale sia a livello locale, a seguito del cambiamento del periodo di rilevazione dell’indagine e della conseguente necessità di contrarre le attività di raccolta dei dati in tre settimane in luogo delle precedenti quattro.

Nel riaffermare, ove ve ne fosse il bisogno, il ruolo centrale che i comuni hanno sempre avuto e devono mantenere per lo svolgimento della rilevazione dei prezzi, nonché la grande importanza che la rilevazione dei prezzi riveste per i comuni, sia in termini di responsabilità, sia in termini di visibilità, il Comitato ritiene che vadano evidenziate in ogni sede le opportunità di miglioramento qualitativo e di resa informativa che le innovazioni organizzative potranno determinare.

Il Comitato auspica che possa costituirsi al più presto un gruppo di lavoro, con una ampia rappresentanza di comuni, per concordare tempi e modalità di applicazione delle innovazioni tecnologiche e organizzative che l’Istat intende proporre, anche in previsione di possibili diversificazioni per tipologia di comuni.

Il Comitato si adopera affinché, anche nella rilevazione dei prezzi, importanza crescente abbiano la produzione e la diffusione di informazioni statistiche a livello territoriale dettagliato e che con questo criterio vengano esaminate e concordate le ipotesi alternative di disegno territoriale di indagine. In questo senso è anche auspicabile che il progetto sperimentale di costruzione di un indice dei prezzi di acquisto delle abitazioni, che prevede il calcolo a livello nazionale, venga esteso alla misurazione di indici locali.

Nell’ottica di una sempre maggiore distribuzione sul territorio nazionale della rilevazione dei prezzi al consumo, il Comitato auspica che sia possibile un ruolo sempre più incisivo dell’ISTAT per favorire l’attivazione della rilevazione anche nei comuni capoluogo che ancora non partecipano, così come l’approdo al calcolo autonomo degli indici di un sempre maggior numero di città.

La prevista introduzione a tappeto dei palmari in ogni comune e per ogni rilevatore comporterà l’attivazione di iniziative formative mirate che dovranno necessariamente coinvolgere tutti i comuni partecipanti alla rilevazione. Il Comitato auspica un forte coinvolgimento dell’USCI nella progettazione e nella realizzazione di queste attività di formazione.