Il Comune di Padova, con la rilevazione dei prezzi al consumo, contribuisce dalla metà del secolo scorso al calcolo dell’inflazione nazionale e, dall’anno 2003, con l’attivazione del progetto “Padova città campione per l’elaborazione autonoma degli indici economici della città” calcola autonomamente i propri indici locali e li diffonde mensilmente.

E’ proprio grazie a questo progetto che è stato possibile anche quest’anno, per la terza volta consecutiva, dar vita alla pubblicazione “Prezzi al consumo”. Lo scopo cui mira questo documento statistico è quello di diventare un utile strumento per comprendere la dinamica dei processi inflazionistici della città, al fine di soddisfare le nuove e più vaste esigenze informative su questo tema, specie in seguito alla crescente e costante attenzione posta dall’opinione pubblica sul fenomeno.

Il piano di rilevazione della nostra città per il 2006 prevede 627 prodotti a rilevazione locale, per un totale di circa 80.000 quotazioni, raccolte su un campione di 664 punti vendita, appartenenti alle varie tipologie distributive e suddivisi tra i sei quartieri di Padova.

Al suo interno troviamo una sintesi dei dati provenienti dalla rilevazione dei prezzi al consumo registrati nel 2006 a Padova, confrontati con i dati dell’anno 2005 e con quelli raccolti a livello nazionale.

Nel 2006 Padova ha registrato un’inflazione media del +2,1% (pari a quella nazionale e di poco superiore a quella del Veneto: +2,0%), in leggera ripresa rispetto al 2005, quando i valori si attestavano per Padova e Veneto sul +1,7% e +1,9% per l’Italia.

Confrontando l’inflazione media patavina con quella delle altre città italiane che effettuano l’elaborazione autonoma degli indici dei prezzi al consumo, si nota che Padova nell’anno 2005 si posiziona tra le città con i tassi d’inflazione più bassi, al pari di altre cinque realtà: Roma, Milano, Palermo, Genova e Varese. È facile quindi notare come la realtà padovana si avvicini più alle grandi città che a quelle di medie dimensioni.

Nel 2006 invece l’inflazione media di Padova (+2,1%) è in posizione centrale tra le città esaminate e coincide nuovamente con il valore più ricorrente registrato in otto città, tra cui ancora una volta Roma.

Entrando nel dettaglio dei dodici capitoli di spesa, in cui è disaggregato il tasso d’inflazione medio annuo, si riscontra localmente un’accelerazione nella crescita dei comparti Abbigliamento e calzature, Abitazione, acqua, energia elettrica e combustibili e Servizi ricettivi e di ristorazione. Rallentano invece la loro crescita i capitoli Bevande alcoliche e tabacchi, Mobili, articoli e servizi per la casa, Trasporti, Istruzione e Altri beni e servizi. Stazionario è invece il rialzo di Ricreazione, spettacolo e cultura. Viene infine confermata la tendenza alla flessione, anche se meno marcata, del comparto Comunicazioni, mentre il capitolo dei Servizi sanitari e spese per la salute frena la discesa iniziata nel 2005 e rimane in media stabile nell’anno 2006. Discorso a parte merita il capitolo dei Prodotti alimentari e bevande analcoliche dove si è registrata un’inversione di tendenza rispetto al 2005: da un dato medio negativo (-1,1%), si passa ad un valore positivo (+2,3%).

Rispetto alle pubblicazioni precedenti, in questa monografia si sono voluti introdurre due nuovi studi, scomponendo la variazione media annua dell’indice dei prezzi al consumo registrata nel 2006 in:


La pubblicazione è disponibile sul sito del comune di Padova