Il vice Presidente dell'USCI Enrico D'Elia ha rassegnato le proprie dimissioni dal Comune di Roma dove era direttore dell’ufficio di Statistica.

Al collega D'Elia vanno i ringraziamenti dell'USCI per il ruolo che ha saputo svolgere all'interno dell'associazione, improntato al pragmatismo nel conseguimento dei risultati e alla più ampia e feconda collaborazione con i colleghi, sia nel Comitato di Direzione sia con tutti i soci. Abbiamo avuto in questi mesi un delicato passaggio di consegne nella Presidenza che Enrico ha saputo gestire con fermezza ma anche con sapienti dosi di umanità, per rilanciare l'USCI e farne il principale interprete dello sviluppo della funzione statistica locale nel nostro paese.

Se ci rallegriamo con lui per il prestigioso incarico che va ad assumere, non possiamo non rammaricarci per non aver avuto ancora del tempo per portare a termine progetti importanti che insieme avevamo avviato e che adesso dovranno trovare altri interpreti. Nel salutarlo ci auguriamo anche che al Comune di Roma possa rapidamente consolidarsi una direzione dell'ufficio di statistica che sappia rispondere al meglio alle esigenze dell'amministrazione e svolgere appieno il ruolo che le compete nell'USCI nel panorama del Sistema Statistico Nazionale.

D'Elia ci dice che ha intenzione di mantenere i rapporti con l'USCI e di continuare a sostenere lo sviluppo della statistica locale. Lo prendiamo in parola, perché non possiamo privarci a cuor leggero di un apporto professionale come il suo e perché l'USCI si sta attrezzando per rendere organiche e strutturate collaborazioni come quella che lui ci promette. A rivederci a presto, quindi.

Ecco il testo della lettera che ci ha indirizzato:

"Caro Presidente, cari colleghi

ho appena rassegnato le dimissioni dalle funzioni di dirigente dell'ufficio di statistica del comune di Roma e, come conseguenza, mi vedo costretto a ritirarmi da tutti gli incarichi ricoperti all'interno dell'Usci. Non per questo smetterò di lavorare per lo sviluppo della statistica locale, in cui credo fermamente, e, se lo permetterete, anche di mantenere i contatti con questa associazione.

I motivi che mi hanno spinto a questa sofferta decisione sono molteplici. Il primo riguarda la carenza di risorse umane e finanziarie dedicate dalla mia amministrazione alla funzione statistica. Si tratta certamente di una condizione in cui molti di voi si trovano giornalmente ad operare, ma che nel mio comune è relativamente più grave, visto che l'ufficio di statistica può contare su appena 1,6 addetti ogni 1000 dipendenti comunali, contro una media superiore a 4 addetti nelle altre principali città. Non c’è alcuna particolare polemica in questa constatazione, ma piuttosto la consapevolezza che è quanto mai indispensabile sensibilizzare i responsabili del governo locale sui temi della statistica. Io, nonostante tutti i miei sforzi, non ci sono riuscito, ma spero che l'Usci ce la faccia. Non vi nascondo che sulla mia decisione hanno influito anche il gusto di raccogliere nuove sfide professionali ed una certa insofferenza verso regole e pratiche soffocanti invalse nella mia amministrazione, che sembrano studiate apposta per frenare l'innovazione ed incoraggiare l'inefficienza. Tuttavia, rivendicando le mie radici albanesi, calabresi, molisane e cinecittadine ed una formazione montanara e mitteleuropea, sono troppo cocciuto per rassegnarmi a vedere il nostro duro lavoro sottovalutato, se non ostacolato, ogni giorno, ed è per questo che ho deciso di continuare a combattere la nostra battaglia in qualità di coordinatore del progetto degli osservatori dei prezzi locali del Ministero delle attività produttive.

Ho condiviso con tutti voi momenti difficili per la nostra associazione, ma anche fasi esaltanti, come il tentativo di “rifondazione” dello statuto, eventi importanti come quelli di Roma, Firenze, Como, Padova e Siena, l'avvio dei protocolli di intesa con altre organizzazioni. Mi rammarico di non aver potuto dedicare abbastanza tempo ed energie allo sviluppo dell'associazione, come sarebbe stato giusto. Ho avuto l'onore ed il piacere di conoscere persone straordinarie, molto lontane da certi stereotipi sugli statistici locali. Da tutti voi ho imparato moltissimo, non solo sul piano prettamente professionale, ma anche su quello umano, perchè l'Usci, al di là delle definizioni formali di qualsiasi statuto, è soprattutto una comunità di persone di buona volontà che condividono la passione per la statistica ed il sogno di una pubblica amministrazione più efficiente, trasparente ed al servizio dei cittadini. Cercherò di perseguire questi stessi obiettivi anche nella mia nuova posizione. Non mancheranno certamente altre occasioni per incontrarci, perchè il percorso durante il quale siamo stati compagni di strada è lungo e fitto di incroci. Arrivederci, dunque, alla prossima tappa, e mi auguro che la strada sia lieve per tutti.

Enrico D'Elia."