La prima conferenza toscana di statistica di Siena del 10 e 11 ottobre 2005 ha avuto un successo che è andato al di là delle aspettative più ottimistiche. 296 partecipanti registrati provenienti da tutte le province della Toscana ed anche da varie parti d'Italia; 30 relatori tra amministratori locali, funzionari e dirigenti degli uffici di statistica e dell'Istat, docenti universitari e ricercatori; due giorni di lavoro intenso. Sono questi i numeri che, solo parzialmente, rendono l?idea della novità dell'iniziativa presa da ANCI Toscana e da USCI Toscana e dell'interesse che ha suscitato. L'intenzione è quella di dare alla conferenza una periodicità biennale.

È stato sottolineato che si tratta della prima iniziativa del genere che si tiene in Italia, che fa seguito al giudizio largamente condiviso che la dimensione regionale sia quella più adatta per affrontare i temi della funzionalità della statistica ufficiale per le amministrazioni pubbliche sul territorio e per la cittadinanza. La qualificazione dei servizi pubblici, il monitoraggio costante della qualità e dell?efficienza delle gestioni amministrative, la conoscenza approfondita della caratteristiche strutturali demografiche, economiche, sociali, territoriali delle aree sub regionali sono elementi venuti in evidenza nei lavori della conferenza come obiettivi conoscitivi di un sistema di informazioni statistiche utili agli attori sociali. La dimensione regionale consente di attivare progetti, relazioni, investimenti, studi, alla scala territoriale appropriata per le esigenze conoscitive della governance locale ed anche per fornire alla cittadinanza elementi quantitativi per il giudizio sulle scelte operate e per una partecipazione consapevole.

La costruzione di un Sistema Statistico Regionale, organicamente inserito nel Sistema Statistico Nazionale, fortemente partecipato da tutti i soggetti produttori di statistiche ufficiali, capace di rispondere alle istanze informative e di misurazione delle varie realtà territoriali, ottimizzato nell'impiego di risorse professionali e finanziarie, sostenuto dal punto di vista scientifico dall'apporto delle università, è stato uno dei punti di maggior rilievo trattati nei lavori ed ha visto l'assunzione di impegni precisi per la sua costruzione sia da parte del vice presidente della Regione, sia dagli amministratori locali. In questo processo il sistema delle autonomie locali, comuni, comunità montane, province, rivendica un ruolo da protagonista, integrato e condiviso con quello della Regione.

La presenza e lo sviluppo degli uffici di statistica delle amministrazioni è stato giudicato l'obiettivo primario per consentire l'affermazione della funzione statistica pubblica locale. Anche attraverso la promozione ulteriore di uffici di statistica associati, indipendentemente dalla dimensione degli enti, è stata esplicitamente affermata l'intenzione di ottenere, nel giro di due anni, la presenza di un ufficio in ogni comune della Toscana, impegno questo che ANCI e USCI hanno già cominciato a perseguire.
Comincia così il lavoro per arrivare alla formulazione di una Carta dei servizi della statistica toscana, per trovare le forme e i provvedimenti più opportuni per finanziare adeguatamente le attività statistiche delle amministrazioni locali, per arrivare alle prossime scadenze censuarie di fine decennio con disposizioni e strutture organizzative che consentano la piena fruibilità dei dati locali e la sua massima tempestività, per cogliere l'occasione degli investimenti regionali per realizzare la georeferenziazione della numerazione civica in tutti i comuni, per allargare a tutte le città e alle aree urbane omogenee la rilevazione sui prezzi al consumo.

Su questi temi proseguiranno le attività dei gruppi di lavoro tra ANCI e USCI Toscana e tra USCI Toscana e Regione con il coinvolgimento sempre più ampio degli enti.