Riceviamo questo interessante quesito dalla Provincia di Cremona:

"Come Provincia di Cremona stiamo da tempo collaborando con i comuni al di sotto dei 5.000 abitanti per favorire la gestione associata delle funzioni fondamentali.
In particolare vorremmo porvi un quesito sulla legge di stabilità 2013 n. 228 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato", in cui al c. 305 si introduce la funzione statistica come funzione fondamentale.
Noi abbiamo inteso questa normativa come un'importante novità per i comuni obbligati a gestire in modo associato le funzioni fondamentali entro quest'anno. Infatti, aggiungendo la lettera l-bis all'art. 19 della Legge 135, anche la funzione statistica diventa una funzione fondamentale da gestire in forma associata.
Non abbiamo notizie di enti locali che si stiano attrezzando per gestire questa funzione in modo associato, dipende dal particolare momento di incertezza oppure la nostra interpretazione non è corretta e la funzione statistica rimane collegata alle altre attività che sono escluse dall'obbligo di associazione (lettera l)?"

La risposta del Presidente dell'USCI: "In effetti la questione non è mal posta. A mio modesto e personale parere, l'obbligo di associazione sotto la soglia di popolazione permane anche per la materia statistica, essendo improponibile un corretto esercizio di essa in forma singola. Basti pensare che già adesso solo in rari casi piccoli comuni hanno svolto una qualche attività di tipo statistico, al di là dei meri adempimenti connessi alla tenuta dei registri di popolazione.

Va però considerato anche quanto previsto in materia di Anagrafe nazionale della popolazione residente, specie per quanto riguarda i regolamenti attuativi di prossima emanazione, che potrebbero orientare in senso diverso le scelte degli enti, in funzione delle effettive attività richieste a livello centrale.

Però, in ogni caso, niente vieterebbe di svolgere in forma associata funzioni tipicamente produttrici di informazione statistica ufficiale (come gli annuari statistici) e di mantenere le attività legate ai procedimenti demografici in capo ai singoli comuni, ancorché esse siano di tipo compilativo dei riepiloghi statistici. Va detto, per completezza, che in prospettiva ogni calcolo della popolazione potrà avvenire in forma telematica e informatizzata (e centralizzata).
Come sempre, in questi casi, dovrebbero comunque prevalere considerazioni di efficienza, efficacia, funzionalità e buon andamento."