L'USCI è preoccupata per gli effetti sui comuni della norma che rende illegittimo l’aggiornamento puntuale dell’anagrafe della popolazione con le risultanze del censimento permanente.

Il decreto D.Lgs. 101/2018 ha modificato il testo delle norme di indizione del censimento per quanto riguarda l’aggiornamento anagrafico prevedendo l’invio da parte di ISTAT ai comuni di informazioni esclusivamente in forma aggregata per l’aggiornamento delle anagrafi. Questa apparentemente piccola modifica normativa avrà effetti estremamente pesanti sulla operatività dei comuni e sull’intero sistema paese, dal momento che elimina il principale canale di revisione massiva della qualità delle anagrafi, intesa come rispondenza
alle situazioni reali.

Disponibile per il download la nota completa dell'USCI a riguardo: