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NEWSLETTER DEL SISTAN N. 55
Dicembre 2009/Gennaio 2010
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CALENDARIO
DEI COMUNICATI STAMPA DELL'ISTAT PER IL 2010
RILEVAZIONE EUP 2009
Quest’anno l’attività di monitoraggio sugli Uffici
di statistica ed enti di informazione di statistica del Sistema svolta
attraverso la Rilevazione
Eup è stata notevolmente ridefinita e prevede modalità di partecipazione
differenti da quelle degli scorsi anni. Gli Uffici di statistica sono stati
suddivisi in due gruppi. Il primo gruppo riguarda i 3.256 Uffici di statistica
delle Prefetture-Utg, delle Camere di Commercio, industria e artigianato e dei
Comuni con meno di 100 mila abitanti che risponderanno alla Rilevazione sugli
Elementi identificativi, risorse ed attività degli uffici di Statistica del
Sistema in modalità on line mediante l’applicativo Eup on line. Per questo
è stata inviata ai responsabili degli uffici la userid e la password per
l’accesso diretto all’applicazione. Gli Uffici regionali dell’Istat saranno
coinvolti nel supportare i soggetti e monitorare l’andamento delle rilevazione.
Anche l’Ufficio di statistica del Ministero dell’Interno è coinvolto nel
monitoraggio dell’attività sul campo per quel che concerne le Prefetture-Utg. La
rilevazione on line comincerà il 25 gennaio e terminerà il 26 febbraio.
Il
secondo gruppo di Uffici è formato dai 189 Uffici di statistica delle
Amministrazioni centrali dello Stato e Aziende autonome, degli Enti nazionali ed
altri soggetti, delle Regioni e Province autonome, delle Province e dei Comuni
con oltre 100.000 abitanti ai quali verrà sottoposto un unico questionario che
ingloba i contenuti della Rilevazione sugli Elementi
identificativi, risorse ed attività degli Uffici di statistica del Sistema
con quelli di un questionario ad hoc che sostituisce la Relazione annuale
sull’attività svolta che alcuni Amministrazioni/Enti devono inviare entro
il 31 marzo di ogni anno all’Istat - secondo il D.lgs. 322/89 art. 24 - e le cui
informazioni vengono inserite nella Relazione al Parlamento sull’ attività
dell’Istat sulla raccolta, trattamento e diffusione dei dati statistici della
P.A. e sullo stato di attuazione del Programma statistico nazionale del
Ministro per la Pubblica amministrazione e l’innovazione. Le interviste saranno
svolte telefonicamente dagli intervistatori di una società incaricata dall’
Istat i quali prenderanno contatto con i Responsabili degli Uffici e
concorderanno un appuntamento telefonico. Le interviste dovranno essere
completate entro il 26 febbraio per permettere all’Istat di predisporre i
contenuti della Relazione al Parlamento.
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CENSIMENTI DELL’AGRICOLTURA TRA AVANZAMENTO NORMATIVO E
PROGRAMMAZIONE
Il 6° Censimento generale dell’agricoltura è indetto e
finanziato ai sensi dell’articolo 17 del decreto legge 25
settembre 2009 n.135 convertito con modificazioni dalla legge 20 novembre
2009, n. 166. La legge rinvia ad apposito regolamento di esecuzione la
fissazione della data di riferimento delle informazioni censuarie (24 ottobre
2010) e la disciplina delle modalità di organizzazione ed esecuzione della
rilevazione, nonché dei criteri di determinazione e ripartizione dei contributi
agli organi di censimento. Il 26 novembre 2009 la Conferenza unificata ha
approvato il Protocollo di
intesa fra l’Istat e le Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano,
che è stato sottoscritto dalle parti il 17 dicembre 2009. Lo schema di
regolamento del Censimento è stato approvato dal Consiglio dei Ministri nella
riunione n.76 del 17/12/2009 ed è attualmente al vaglio dei competenti organi.
Con lettera del 23 dicembre, il Presidente dell’Istat ha inviato ai Presidenti
delle Regioni e delle Province autonome il Piano generale di censimento redatto
dall’Istat come previsto dallo schema di regolamento. Esso prevede che ciascuna
Regione o Provincia autonoma scelga uno dei modelli organizzativi alternativi:
ad “alta partecipazione” o a “partecipazione integrativa” e rediga,
rispettivamente, il Piano regionale di censimento (Prc) o il Piano integrato di
censimento (Pic). La redazione dei piani è di norma affidata all’Ufficio di
statistica della Regione o della Provincia autonoma. Ai sensi dell’art. 8, comma
2 dello schema di regolamento, la Giunta di ciascuna Regione o Provincia
autonoma deve approvare il Piano regionale (Prc o Pic) entro e non oltre il 15
marzo 2010. Al tal fine, il Piano generale di censimento prevede che entro il 31
gennaio 2010 gli Uffici di statistica delle Regioni e Province autonome
presentino all’Istat la proposta di Piano regionale e che entro il 15 febbraio
2010 l’Istat validi i Piani regionali proposti.
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RAPPORTO ISAE: LA FINANZA LOCALE IN ITALIA
La quinta edizione
del Rapporto
2009 presentato a
dicembre, a cura di Isae,
Ires, Irpet,
Srm ed Irer contiene, nella prima parte, un’analisi
approfondita dei dati 2008 della rilevazione annuale dell’Istat oltre a un
confronto, dal 1999 al 2007, dei bilanci dei diversi enti territoriali (Comuni,
Provincie e Regioni) ed a un approfondimento sul finanziamento della spesa per
investimenti. La finanza locale nel 2008 è stata molto condizionata dai
cambiamenti legislativi, ancora in corso, legati al cammino tutt’altro che
lineare verso l’istituzione del federalismo fiscale. Provvedimenti come la legge delega 42 del
2009 e lo schema di disegno di legge sulla cosiddetta Carta delle autonomie,
prevedono cambiamenti rilevanti nelle funzioni svolte dagli enti locali, la
semplificazione degli enti collegati e l’attribuzione di funzioni pubbliche a
soli enti pubblici elettivi, oltre alla costituzione delle aree metropolitane e
il riordino, cioè la riduzione delle circoscrizioni provinciali. D’altro canto,
l’azione degli enti locali è stata resa più difficile dai primi effetti della
crisi economico-finanziaria, per cui il saldo finanziario è passato dal moderato
avanzo del 2007 (+0,1% del Pil) al disavanzo del 2008 (-0,2% del Pil). La terza
parte getta uno sguardo alle esperienze europee, evidenziando differenze ad
analogie con la situazione e il dibattito italiano. Ricca di dettagli e di
approfondimenti interessanti per gli amministratori locali che devono seguire la
rapida evoluzione della legislazione in tema di federalismo fiscale e su altri
aspetti della finanza locale, la pubblicazione offre utili spunti di analisi e
di riflessione su un argomento di grande attualità nell’attuale panorama
economico. Torna
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UN QUADRO DEL LAVORO IN ITALIA SECONDO L’ISFOL
Il Rapporto Isfol
2009 (di cui è disponibile una sintesi),
presentato a Roma il 25 novembre alla presenza del ministro Sacconi, consta di
due parti: la prima contiene una valutazione (aggiornata al secondo trimestre
2009) degli effetti della crisi economico finanziaria sull’occupazione in
Italia, mentre la seconda riguarda le politiche della formazione e il loro stato
di attuazione, fotografando l’evoluzione dei sistemi di istruzione e formazione
e del mercato del lavoro nel contesto europeo e internazionale. Nel
Rapporto si sottolinea che l’occupazione in Italia è diminuita meno che negli
altri Paesi europei, una contrazione dello 0,9% rispetto alla media europea
dell’1,9%. I disoccupati in valore assoluto sono cresciuti in Italia meno che in
molti paesi comunitari: due caratteristiche italiane hanno finora moderato
l’impatto della crisi: le minori dimensioni della bolla speculativa sul mercato
delle abitazioni, e quindi della crisi finanziaria ad essa connessa, e la
tendenza da parte delle imprese a mantenere quanto più possibile i lavoratori in
azienda, attraverso l’estensione generalizzata della Cassa integrazione guadagni
(Cig). L’occupazione femminile ha mostrato nella crisi una maggior tenuta di
quella degli uomini, sia in Europa che in Italia (il tasso di occupazione è
calato dello 0,6% per le donne e dell’1,2% per gli uomini). Infatti la crisi ha
colpito soprattutto comparti a forte presenza di uomini (manifattura ed
edilizia), risparmiando relativamente il terziario. La crisi ha prevedibilmente
allargato i divari territoriali: nel Mezzogiorno il tasso di occupazione è
calato del 2%, il doppio che nel resto del Paese. La crisi colpisce soprattutto
chi è in cerca di prima occupazione e il dato che il rapporto sottolinea è che
in questo momento ci sono in Europa 5 milioni di giovani senza occupazione. Nel
primo trimestre del 2009 la disoccupazione giovanile ha raggiunto il 18,3% in
Europa e il 26,3% in Italia. Ai giovani non sono stati confermati i contratti
atipici, che caratterizzano l’ingresso nel mondo del lavoro. Per richiedere la
versione cartacea integrale del rapporto: ds.frontdesk@isfol.it.
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RAPPORTO SULLO STATO SOCIALE 2010
Aumento della disuguaglianza
retributiva, maggior precarietà dei rapporti di lavoro e dei redditi ad essi
connessi, spostamento dei rischi economici dalla collettività agli individui,
dalle imprese ai lavoratori, sono i tratti che caratterizzano da alcuni anni il
Sistema Italia e che la finanziarizzazione dell’economia delle bolle speculative
e del credito facile ha inevitabilmente inasprito: questo il punto di partenza
dell’ottava
edizione del Rapporto sullo stato sociale realizzato nell’ambito
del dipartimento di Economia pubblica dell’Università di Roma La
Sapienza e dal Centro di ricerche interuniversitario sullo Stato
sociale (Criss), importante
appuntamento dedicato alle problematiche strutturali e congiunturali del
Welfare state Per mezzo di una ricca documentazione statistica, lo
studio analizza le anomalie e le inefficienze del modello italiano di welfare,
che, andato in crisi all’inizio degli anni 80, si è rivelato particolarmente
inadeguato, per la scarsezza degli ammortizzatori sociali e l’assenza di misure
di sostegno al reddito minimo, a fronteggiare le conseguenze della crisi
economica, che ha in tal modo contribuito a intaccare duramente la qualità della
vita di una considerevole quota della popolazione. Auspicando una revisione
delle politiche che sia alla base di un nuovo modello di Welfare
state più adeguato agli standard della maggior parte dei paesi
dell’Europa A 27, il Rapporto analizza l’evoluzione in corso delle politiche
sociali comunitarie e delle istituzioni del Welfare in Europa affrontando temi
come la situazione, le prospettive e le possibilità di intervento relative al
sistema pensionistico italiano, i problemi del sistema sanitario, i fenomeni
della povertà e della disuguaglianza, le tendenze e i cambiamenti nel mercato
del lavoro. La trattazione degli argomenti è integrata con valutazioni e
proposte che offrono un importante contributo al dibattito politico, economico e
sociale in corso in Italia.
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ANCONA: SETTIMANA DELL'ORIENTAMENTO
Dal 27 al 30 ottobre 2009
si è svolta alla Fiera di Ancona la
Settimana
dell’Orientamento, iniziativa promossa dalla Provincia di
Ancona e rivolta ai circa 3.500 studenti della provincia che frequentano
l’ultimo anno della scuola secondaria superiore per orientarli nelle scelte
future in ambito universitario e lavorativo.
Uno spazio espositivo ha
ospitato gli stand di università, enti ed istituzioni legati al mondo del lavoro
e della formazione post-diploma, (40 nel 2009) ai quali hanno avuto libero
accesso gli studenti; inoltre durante le quattro giornate del convegno sono
stati organizzati laboratori, incontri con esperti, seminari orientativi,
iniziative molteplici per fornire la più ampia informazione e una migliore
conoscenza ai futuri diplomati.
L’Ufficio regionale Istat per le Marche ha
partecipato alla manifestazione per il quarto anno consecutivo con uno stand
molto frequentato: nello spazio espositivo, insieme agli opuscoli, il personale
dell’Istituto ha fornito informazioni statistiche sui temi del lavoro e della
scuola nonché sulla transizione studio-lavoro con l’ausilio delle pubblicazioni
e del sito web dell’Istat.
In uno dei seminari è stata illustrata l’indagine
sui percorsi di studio e di lavoro dei diplomati, fornendo un quadro
territoriale molto ampio (prospettive, ambiti lavorativi e formativi,
soddisfazione per i vari aspetti del lavoro, differenze di genere, ecc.).
Anche le numerose richieste di informazioni allo stand dell’Istat sono
dimostrazione dell’interesse suscitato dalla manifestazione, nel corso della
quale è stato altresì distribuito agli studenti un opuscolo ideato e stampato
ad hoc, che illustra gli argomenti del seminario con tavole e grafici
di immediata comprensione.
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BOLZANO: UNA INDAGINE SULLA SODDISFAZIONE DEI CITTADINI
Nel 2009
l’Istituto provinciale di statistica della Provincia
Autonoma di Bolzano ha condotto la terza indagine sulla Soddisfazione
dei cittadini per i servizi pubblici, intervistando telefonicamente
(sistema WinCati) 600 persone estratte casualmente da un campione stratificato
per ampiezza demografica e comprensorio di appartenenza del Comune. Circa il 95%
dei cittadini giudica da abbastanza a molto soddisfacente l’attività
dell’Amministrazione provinciale – quasi lo stesso consenso ha trovato
l’attività dei comuni. Per quanto riguarda l’Amministrazione statale, la
popolazione della provincia di Bolzano si definisce meno soddisfatta: poco più
di un terzo manifesta la propria insoddisfazione in merito. Anche gli impiegati
della Pubblica amministrazione godono pienamente della stima dei cittadini,
piazzandosi al quarto posto in graduatoria. L’80,2% degli altoatesini si fida
molto o abbastanza del loro operato. Il settore "formazione e scienza" è quello
maggiormente apprezzato. Per quanto riguarda Poste, Ferrovie dello Stato ed i
servizi offerti dalle società di telefonia fissa viene espressa ampia
insoddisfazione: quasi un cittadino su due (46,7%) giudica negativamente il
servizio telefonico, il 40,8% le Ferrovie dello Stato ed il 39,5% il servizio
postale. Dei servizi offerti dagli uffici finanziari e dall’istituto nazionale
di previdenza sociale sono insoddisfatti rispettivamente il 19,1% ed il 13,9%
dei cittadini. I cittadini sono complessivamente soddisfatti della qualità dei
servizi offerti dalle Asl, con la sola eccezione delle critiche per i tempi
d’attesa eccessivamente lunghi, un problema segnalato soprattutto relativamente
alle prenotazioni ed al Pronto soccorso.
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WYE CITY GROUP: GLI SVILUPPI DELLE STATISTICHE
RURALI
Le statistiche sullo sviluppo rurale sono state
l'oggetto del secondo
meeting del Wye City Group delle Nazioni Unite, organizzato a Roma lo scorso
giugno dall'Istat e dalla Fao.
Lo scopo del gruppo è quello
di promuovere standard internazionali nelle statistiche ufficiali per le aree
rurali e per i redditi delle famiglie agricole. Nello specifico vengono
considerati metodi di raccolta-dati compatibili tra paesi, con particolare
riguardo per quelli in via di sviluppo, utili alla costruzione degli indicatori
per i Millennium developments goals (MDGs). Inoltre vengono esplorate
le potenzialità di nuove statistiche rilevanti ai fini dei
policy-makers e per le analisi delle politiche, per le aziende agricole
e le famiglie rurali, le risorse naturali, lo sviluppo economico regionale. Sono
poi stati analizzati i problemi emergenti in un mondo rurale in cambiamento e la
necessità di nuovi dati statistici, l'uso delle nuove tecnologie per le
statistiche rurali, le problematiche specifiche dei paesi a diversi livelli di
sviluppo. Il dibattito è stato alimentato da interventi di esperti del settore
internazionale ed ha visto la partecipazione di numerosi ricercatori e docenti
italiani.
E' in preparazione la seconda edizione dell'Handbook
Rural Households Livelihood and Well-being: Statistics on Rural
Development and Agriculture Household Income che verrà presentato alla fine
del 2010 all'International Conference on Agricultural Statistics (ICAS
V) a Kampala (Uganda).
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IN BREVE...
Meeting del Comitato del Sistema statistico europeo
Si svolgerà
l’11 febbraio il quarto meeting
del Sse con la partecipazione dei presidenti e dei direttori generali degli
Istituti nazionali di statistica del Sse. Tra i temi all’ordine del giorno la
proposta di regolamento dei conti economico-ambientali e la struttura di
governance per la gestione delle problematiche di riservatezza dei dati secondo
la nuova legge statistica europea.
Commissione statistica delle Nazioni Unite
Si svolgeranno a New
York dal 23 al 26 febbraio 2010 i lavori della 41a sessione della
Commissione, organo tecnico del Consiglio economico e sociale (Eosoc), con un
ricco ventaglio di argomenti all’ordine del giorno. Al meeting l’Italia
parteciperà per la prima volta come membro effettivo e non più come osservatore.
La collaborazione Istat-Usci per la crescita del Sistema. Le indagini
sperimentali sui dipendenti comunali e sul profilo professionale dei
rilevatori
Sono ora disponibili on line gli atti del seminario
Istat-Usci che si è tenuto il 17 giugno a Roma; obiettivo del seminario è stata
la presentazione dei risultati delle indagini, la diffusione delle metodologie
utilizzate che possono essere applicate da altre amministrazioni e una generale
riflessione sulla selezione e la formazione delle figure professionali oggetto
di indagine.
Comune di Palermo: Panormus 2008
Diffusa l’edizione 2008
dell’ annuario
statistico del comune di Palermo, curato dall’ufficio di statistica.
Panormus, suddiviso in 12 capitoli, offre - in oltre cento pagine
ricche di grafici e tabelle – la più completa raccolta di informazioni
statistiche relative alla città di Palermo e, in alcuni casi, alle sue otto
circoscrizioni amministrative.
Cagliari in cifre 2008
L’annuario
statistico, curato dal servizio informatica e statistica del comune,
presenta una raccolta analitica di dati statistici, corredati da approfondimenti
e grafici sui diversi aspetti della realtà economica e sociale della città.
Oltre all’annuario, sono disponibili on line anche L’atlante
demografico di Cagliari 2008 e l’opuscolo statistico I
numeri di Cagliari 2008.