NEWSLETTER DEL SISTAN N. 50/51


Marzo/Maggio 2009





CALENDARIO DEI COMUNICATI STAMPA DELL'ISTAT PER IL 2009

ALTRE DIFFUSIONI DELL'ISTAT




RAPPORTO ANNUALE ISTAT

Il Rapporto Annuale dell’Istat, giunto alla diciassettesima edizione, è stato presentato lo scorso 26 maggio a Montecitorio alla presenza di un pubblico composto da numerose autorità; imprescindibile appuntamento per la divulgazione e la discussione dei risultati delle indagini dell’Istituto, lo studio fornisce, in oltre 400 pagine suddivise in 5 capitoli un quadro organico delle trasformazioni dell’economia e della società italiane in un contesto di continuità dell’analisi. Nato dalla collaborazione coordinata tra le direzioni dell’Istat, il Rapporto annuale costituisce una conferma della professionalità dei vari settori dell’Istituto, sempre più impegnato ad offrire utili elementi di valutazione ai policy maker e spunti di riflessioni all’opinione pubblica. Arricchito come ogni anno da approfondimenti tematici e da un’appendice di tavole statistiche con indicatori economici e sociali, affronta in primo luogo il tema degli effetti della crisi finanziaria mondiale sull’economia reale e sul mercato del lavoro e analizza il costante aumento della presenza straniera in Italia, nei suoi aspetti di stabilizzazione sul territorio, fenomeno all’origine di profonde trasformazioni sociali, come la sempre maggior presenza di studenti stranieri nella scuole. Gli organi di informazione hanno ampiamente coperto l’evento che, come sempre, ha suscitato vivo interesse nella stampa nazionale, locale e on line, nonché nelle principali emittenti radiofoniche e televisive.


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I RISULTATI DI EUP-ONLINE

La consueta Rilevazione sugli elementi identificativi, risorse ed attività degli uffici di statistica è stata condotta con riferimento al periodo di attività 2008. Anche questa edizione della rilevazione, finalizzata all’esatta conoscenza della mappa del Sistema ha riguardato tutti i 3.630 soggetti Sistan. Anche quest’anno sono state introdotte innovazioni tecnologiche di contenuto e di processo per migliorare la qualità della rilevazione e la tempestività della raccolta dei dati. L’acquisizione delle informazioni avviene via web, tramite il sistema informativo Eup-online che permette agli uffici di aggiornare i dati sulle proprie caratteristiche strutturali e di compilare il questionario di rilevazione on line sul sito www.sistan.it.
Il tasso di risposta è stato del 100% per amministrazioni centrali, enti nazionali, regioni, province, prefetture, camere di commercio e comuni capoluogo; per gli altri comuni si è registrato un tasso di copertura superiore al 98%.
Ne risulta che gli uffici di statistica sono 3.430, mentre il numero dei soggetti (amministrazioni o enti) che fanno parte del Sistema sono 3.630, il che dipende dal fatto che ci sono 235 comuni che fanno parte di associazioni di comuni e che quindi fanno riferimento all’ufficio di statistica del capofila.
Sono 9.572 gli addetti alla statistica pubblica negli uffici di statistica rispondenti e di questi il 55,0% sono donne. La maggior proporzione di donne la si rileva negli uffici di statistica delle camere di commercio, mentre la maggiore quota di uomini negli uffici degli enti nazionali e soggetti privati. La rilevazione permette di conoscere molte altre caratteristiche degli addetti (quali il titolo di studio, la mansione svolta, il tipo di contratto) e la quantità e tipologia dei lavori statistici realizzati e diffusi dagli uffici.

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LA DISCIPLINA DELL’OBBLIGO STATISTICO E LE INDAGINI SANZIONABILI

Similmente a quanto avviene nei principali paesi europei, l’obbligo di fornire dati statistici è sancito nell’ordinamento italiano nell’art. 7 del d.lgs n. 322/89 ed è variamente graduato.
Per le rilevazioni previste nel Programma statistico nazionale (Psn), l’obbligo riguarda tutte le amministrazioni, enti ed organismi pubblici, che sono perciò tenuti a fornire tutti i dati che vengono loro richiesti. Al medesimo obbligo sono sottoposti i soggetti privati per le rilevazioni, previste sempre nel Psn, espressamente indicate in una delibera del Consiglio dei ministri, emanata con decreto del Presidente della Repubblica. Con riferimento al Psn attualmente in vigore, relativo al triennio 2008-2010, l’elenco delle rilevazioni statistiche per le quali sussiste l’obbligo dei soggetti privati di fornire i dati e le notizie che siano loro richieste è stato approvato con il Dpr 11 novembre 2008 (G.U. n. 20 - serie gen. - del 26 gennaio 2009).
Per particolari rilevazioni, anch’esse comprese nel Psn, ma contenute in un apposito elenco, l’inosservanza dell’obbligo di fornire i dati richiesti, cui la legge equipara la fornitura scientemente errata o incompleta, è punita con una sanzione amministrativa pecuniaria, nella misura di cui all’art. 11 dello stesso d.lgs n. 322/89. La legge finanziaria per il 2008 (l. 244/2007), infatti, all’art.3, comma 74, ha modificato il comma 1 dell’art. 7 del 322: il nuovo comma indica che sia annualmente definita su proposta del Presidente dell’Istat, sentito il Comstat, con delibera del Consiglio dei ministri, la tipologia dei dati la cui mancata fornitura configura violazione dell’obbligo ivi sancito. I proventi delle sanzioni amministrative confluiscono in apposito capitolo di bilancio dell’Istat e sono destinati alla copertura degli oneri per le rilevazioni previste dallo stesso Psn. Il primo elenco di indagini sanzionabili, riferito al 2008, è contenuto nel Dpr 30 dicembre 2008 (G.U. n. 65 - serie gen. del 19 marzo 2009). L’elenco per il 2009 è contenuto invece nel Dpr 9 febbraio 2009 (G.U. n. 80 - serie gen. del 6 aprile 2009).

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LE MODIFICHE ALLA DIRETTIVA N. 6 DEL COMSTAT

Le modifiche alla direttiva 18 dicembre 1992, n. 6 Disposizioni per l’organizzazione e il funzionamento degli uffici di statistica delle Province, decise dal Comitato di indirizzo e coordinamento dell’informazione statistica con deliberazione 19 giugno 2008 (G.U. 26.2.2009 - serie gen. n. 47), perseguono l’obiettivo di rafforzare la funzione statistica degli enti provinciali e di promuovere il completamento della rete territoriale del Sistema statistico nazionale. Facendo salve le scelte di fondo del 1992, il Comstat è intervenuto, in primo luogo, superando la dicotomia tra attività svolta dall’ufficio di statistica, quale componente del Sistan, e servizio di statistica curato dal medesimo ufficio per conto e nell'interesse dell'amministrazione di appartenenza e introducendo una nozione unitaria di funzione statistica, definita come funzione necessaria delle province assicurata dagli uffici di statistica del Sistema statistico nazionale sia con riferimento alle attività… previste dal Programma statistico nazionale sia con riferimento alle statistiche svolte per conto e nell’interesse della provincia.
Tra le altre novità introdotte sono da segnalare il richiamo ai principi del Codice delle statistiche europee, che con le disposizioni del d.lgs n. 322/89 divengono parametro di riferimento fondamentale nell’esercizio della funzione statistica provinciale, e l’introduzione di ulteriori elementi di flessibilità nell’organizzazione dell’ufficio di statistica (svolgimento temporaneo della funzione statistica da parte di un’altra struttura dell’ente; requisiti minimi per il responsabile ed il personale addetto), aventi lo scopo di fornire risposta ad alcune difficoltà segnalate dalle province senza tuttavia pregiudicare l’autonomia, l’imparzialità e la qualità dell’informazione statistica prodotta.

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FORUM PA 2009

La presenza dell’Istat all’edizione 2009 del Forum Pa è stata fortemente connotata dal dialogo e dalla condivisione delle buone pratiche.
Infatti, accanto a un allestimento che intendeva valorizzare il ruolo dell’Istituto e il significato del Sistema statistico nazionale, lo stand includeva uno speakers‘ corner ovvero uno spazio dedicato alle presentazioni delle principali novità di processo e alle soluzioni tecnologiche che l’Istat ha messo in campo per risolvere esigenze probabilmente presenti anche in altri enti. Accanto a temi quali l’integrazione delle fonti statistiche e le strategie e le tecniche per la diffusione dei dati, si è parlato infatti di argomenti di sicuro interesse per ampie fasce delle amministrazioni pubbliche: ad esempio la dematerializzazione degli atti di pagamento, pratica ormai consolidata presso l’Istituto e fonte di significativi risparmi di tempo e di carta. Altri temi che hanno riscosso interesse di pubblico sono stati la transizione verso un’editoria sempre più digitalizzata e le prospettive offerte dal web 2.0.
I concetti dell’apertura al dialogo e del desiderio di fare rete con gli altri soggetti pubblici sono stati espressi anche dai video che animavano i plasma-wall presenti presso lo stand. Immagini in movimento, luci e materiali innovativi hanno offerto della statistica ufficiale un quadro dinamico, prezioso non soltanto per gli amministratori pubblici e gli studiosi, ma per tutti i cittadini che desiderino approfondire la conoscenza del Paese e valutarne l’evoluzione, anche nel confronto con i principali partner internazionali.

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CENSIMENTI E FEDERALISMO: INNOVAZIONE STATISTICA NEI COMUNI

Sono state due giornate di intenso lavoro quelle del convegno di Lecce dedicato dall’Usci al tema Censimenti e federalismo. La grande partecipazione e la ricchezza dei contributi presentati hanno decretato la piena riuscita dell’iniziativa, nonostante il fatto che alcune assenze, specialmente da parte dei politici, abbiano rimarcato il grande lavoro che ancora c’è da fare per la piena affermazione della funzione statistica comunale. Sia la sessione dedicata al federalismo fiscale e amministrativo che quella dedicata alla presentazione di esperienze e lavori degli uffici comunali di tutta Italia, nonché quella conclusiva, dedicata alle nuove strategie censuarie, hanno rappresentato un importante momento di crescita in termini di confronto reciproco e capacità propositiva degli uffici, grazie anche ai significativi apporti di interlocutori esterni. La collaborazione con il mondo accademico, e con l’Università del Salento in particolare, ha rappresentato un altro punto di eccellenza dell’iniziativa. I materiali disponibili sono pubblicati su www.usci.it, e prossimamente anche su Usci notizie e sui futuri atti.
In occasione del convegno si è anche proceduto al rinnovo delle cariche sociali Usci.

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RAPPORTO UNIONCAMERE 2009: L’ECONOMIA DAL PUNTO DI VISTA DELLE CAMERE DI COMMERCIO

Nonostante che la crisi economica abbia di fatto esercitato un blocco sui meccanismi di creazione di nuova occupazione nelle imprese italiane, la temuta emorragia di posti di lavoro non ha avuto luogo: questo il punto di partenza del Rapporto Unioncamere 2009, realizzato in occasione della VII Giornata dell’Economia, un importante momento di sintesi dell’attività di ricerca del Centro studi di Unioncamere e degli uffici studi delle camere di commercio. Il rapporto, che racconta l’economia attraverso l’angolo visuale delle camere di commercio fornendo pertanto un quadro della crisi economica dal punto di vista delle imprese, si concentra sui comportamenti che le imprese italiane stanno adottando per fronteggiare la crisi e per tornare competitive sui mercati internazionali, presentando dati inediti sulle prospettive occupazionali del paese, sugli scenari di crescita a livello regionale e provinciale, sulla propensione al consumo delle famiglie, nonché sul rilancio degli investimenti. Lo studio smentisce le previsioni più pessimistiche rispetto a una crisi da molti definita epocale, fornendo le cifre di una sostanziale tenuta del sistema economico italiano, pur in presenza di una congiuntura molto difficile. I dati illustrati dal Rapporto, anche se negativi (diminuzione del Pil nel 2009 del 4,2%, contrazione dell’1,9% della forza lavoro privata, diminuzione del numero delle imprese, e scarsa propensione all’internazionalizzazione, contenuto calo dei consumi) denotano tuttavia una sorta di attesa e non di crollo del sistema delle imprese. Un quadro in cui luci ed ombre si alternano: se da un lato le imprese manifestano una certa propensione ad assumere personale maggiormente qualificato (più laureati, più diplomati, più high-skills) e in qualche caso investono in innovazione e ricerca, continua a preoccupare lo storico divario nord-sud, destinato anzi ad allargarsi a causa della crisi.

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ISTITUTO TAGLIACARNE: BANCHE DATI ON-LINE E DIFFUSIONE DELLA CULTURA STATISTICA

Un aspetto sempre più importante dell’informazione in campo statistico è rappresentato dalle banche dati on line: a questo tema è stato dedicato il workshop promosso dall’Istituto Tagliacarne Il ruolo delle banche dati on line nella condivisione e nella diffusione dell’informazione statistica (6 aprile 2009, Roma, Istituto Tagliacarne). L’incontro ha visto la partecipazione di rappresentanti di enti italiani e internazionali, che hanno dibattuto sulle problematiche e gli sviluppi più attuali della comunicazione di dati statistici attraverso il web, a partire dalla presentazione di esperienze e strumenti concreti prodotti nel proprio ambito.
Emerge dall’insieme delle esperienze come le banche dati on line assumano un ruolo cruciale sia riguardo all’esigenza di offrire dati statistici sempre più completi e dettagliati (con particolare attenzione alla forte domanda di dati sempre più differenziati a livello territoriale) che riguardo alla necessità, da parte dei produttori di statistica, di promuovere una comunicazione più efficace e incisiva, in grado di rafforzare la conoscenza e la fiducia dei cittadini nei confronti della statistica. In tal senso – come sottolineato in modo particolare nell’intervento dell’Ocse - è necessario oggi sfruttare appieno le possibilità offerte dal web, in particolare dal web 2.0, creando strumenti che permettano all’utente non solo una mera ricezione dell’informazione ma una maggiore possibilità di interazione, di elaborazione e di approfondimento.
Sono disponibili le relazioni presentate durante l’incontro.

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ANNUARIO STATISTICO DELLA SICILIA 2008

L’Annuario giunto alla settima edizione, raccoglie le principali informazioni su alcuni aspetti della realtà siciliana in campo ambientale, sociale, economico e finanziario.
Il volume, disponibile anche nella versione inglese sul sito Internet della regione siciliana, si offre come un repertorio dell’informazione statistica ufficiale sulla realtà dell’isola. Grazie alla prosecuzione della proficua collaborazione fra l’ufficio regionale Istat per la Sicilia ed il Servizio statistica della regione siciliana, anche quest’anno il volume si propone come strumento informativo completo e di utilizzo immediato, caratterizzato da un approccio divulgativo evidente soprattutto nei commenti di introduzione ai capitoli nei quali vengono commentati gli indicatori più importanti e significativi. Il volume fornisce una serie storica dei dati regionali che può consentire di delineare le tendenze di medio periodo e offre la scomposizione a livello provinciale dell’ultimo anno della serie temporale; riporta inoltre il confronto tra dato regionale e quello delle ripartizioni nord-centro e sud-isole, nonché quello complessivo nazionale e fornisce il glossario dei termini utilizzati.
Nell’edizione 2008, alle 17 materie già trattate nella pubblicazione 2007, si affiancano due nuove sezioni in cui sono delineati gli scenari relativi all’ambito dei confronti territoriali. La prima fornisce, attraverso una serie di indicatori statistici, una consistente base informativa che permette di effettuare confronti tra i paesi dell’Unione europea, con disaggregazione regionale.
La seconda sezione riporta alcuni tra i principali indicatori riferiti alle tematiche ambientali, economiche e sociali in cui è articolato il volume, rappresentati rispettivamente per le venti regioni italiane, le due ripartizioni territoriali nord-centro e sud-isole e l’Italia nel complesso.

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METAMORFOSI DEL SISTEMA PRODUTTIVO MANTOVANO

La terziarizzazione delle imprese manifatturiere, intesa come sviluppo delle attività non produttive come l’innovazione e la distribuzione a discapito della produzione, è una tendenza uniforme a livello nazionale oppure si differenzia nelle differenti realtà locali?
Questo volume elaborato dall’Ufficio studi della camera di commercio di Mantova si propone di fornire una interpretazione del fenomeno che ha iniziato a caratterizzare l’economia italiana a partire dagli anni 2000, della progressiva perdita occupazionale nel settore manifatturiero a favore di un’espansione dei servizi, analizzando il sistema economico mantovano negli anni 2001-2005. L’obiettivo principale è capire cosa è cambiato negli assetti produttivi, mettendo a confronto i dati del Censimento Istat dell’industria e dei servizi 2001 con le indicazioni dell’Archivio statistico delle unità locali delle imprese attive (Istat-Asia-Ul) al 2005.
Il rapporto è organizzato su quattro temi principali. Innanzitutto si analizza la dinamica per le Unità locali e per gli addetti delle imprese in provincia di Mantova nel periodo 2001-2005. Si prendono in considerazione, in primo luogo, le tendenze a livello di macro-branca di attività economica: industria, costruzioni e servizi. Successivamente, viene esaminata l’evoluzione delle unità locali e degli addetti delle imprese nei sette sistemi locali del lavoro mantovani nel periodo 2001-2005. In terzo luogo, si analizzano le specializzazioni relative ai principali settori manifatturieri e per i principali segmenti delle attività economiche di servizio. Infine, viene offerto uno studio dei cosiddetti settori Kibs (Knowledge intensive business services). Come è noto, si tratta di attività economiche ad elevato contenuto di conoscenza professionale e tecnologica, che risultano sempre più importanti per la competitività dei territori. Vengono quindi analizzate le trasformazioni per le imprese dei settori Kibs attraverso l’esame dei dati per la provincia di Mantova e nei vari sistemi locali del lavoro mantovani.

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LA NUOVA LEGGE STATISTICA EUROPEA

Il 31 marzo 2009 è stato pubblicato il Regolamento (CE) n. 223/2009 del Parlamento e del Consiglio relativo alle statistiche europee, il quale rappresenta la nuova Legge statistica europea che abroga il regolamento (CE) n. 322/97 del Consiglio. La legge statistica europea presenta elementi innovativi rispetto alla precedente emanata ben 12 anni fa quando i paesi dell’Ue erano solo 15. La principale novità risiede nel nuovo assetto istituzionale con una più chiara definizione di Sistema statistico europeo (Sse) e del ruolo degli attori di tale Sistema. Si individuano negli Istituti nazionali di statistica degli stati membri le autorità statistiche nazionali aventi la responsabilità del coordinamento a livello nazionale di tutte le attività connesse allo sviluppo, alla produzione e alla diffusione di statistiche europee ed il ruolo di interlocutore della Commissione Eurostat per le questioni statistiche. Viene istituito il Comitato del Sse al posto del Comitato per il Programma statistico rafforzandone il ruolo ed i compiti, tra cui quello di rivedere ed aggiornare il Codice delle statistiche europee, che in questa nuova legge statistica trova ufficiale riconoscimento. Il tema della qualità viene ampiamente condiviso con l’enunciazione dei criteri sulla base dei quali le statistiche europee sono sviluppate, prodotte e diffuse. Ampia regolamentazione viene data al segreto statistico, fissandone i principi e gli orientamenti atti a garantire la riservatezza dei dati utilizzati per la produzione di statistiche europee e l’accesso ai dati riservati. Il vigente Regolamento è stato oggetto inoltre del parere del Garante europeo della protezione dei dati, appositamente consultato con particolare riguardo agli aspetti del segreto statistico.

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IN BREVE...



Seminario: La collaborazione Istat-Usci per la crescita del Sistema. Le indagini sperimentali sui dipendenti comunali e sul profilo professionale dei rilevatori
I profili professionali dei dipendenti comunali e dei rilevatori statistici dei comuni sono stati approfonditi con due indagini sperimentali realizzate nell’ambito della collaborazione tra Istat e Usci tesa a rafforzare il ruolo dei comuni nel Sistema statistico nazionale. L’obiettivo del seminario, che si svolgerà a Roma il 17 giugno presso l’Aula Magna dell’Istat in via Cesare Balbo 14, è la presentazione dei risultati delle indagini, la diffusione delle metodologie utilizzate che possono essere applicate da altre amministrazioni e una generale riflessione sulla selezione e la formazione delle figure professionali indagate.

Sistan: aggiornamento Eup on line
Il settore del sito del Sistan dedicato all’elenco degli uffici di statistica è stato riorganizzato e arricchito con schede informative sui relativi referenti. In particolare, le sezioni relative alle province e ai comuni presentano una mappa interattiva che facilita l’accesso all’indirizzario. Inoltre, le informazioni sono state aggiornate sulla base dei risultati della nuova indagine Eup 2008.

L’Italia è stata eletta all’Unsc
Il 18 maggio l’Italia è stata eletta alla Commissione per la statistica delle Nazioni Unite (Unsc) per il mandato 2010-2013. Lo comunica una nota del ministero degli Affari esteri, diffusa nei giorni scorsi. Fondata nel 1947, la Commissione rappresenta la massima autorità del Sistema statistico mondiale con lo specifico compito di identificare gli standard statistici, sviluppare concetti e metodologie e implementarli a livello nazionale e internazionale. La Farnesina esprime soddisfazione per questo importante risultato, dovuto soprattutto all’attività dell’Istat, che ha seguito assiduamente i lavori della Commissione in veste di osservatore. Il nuovo status di componente dell’Unsc consentirà all’Italia di esercitare un ruolo ancora più incisivo nell’elaborare le strategie e le politiche della Commissione.

Wye City Group on statistics on rural development and agriculture household income
Il secondo convegno del Wye City Group, organizzato dall'Istat e dalla Fao, si tiene a Roma dall’11 al 12 giugno presso la sede della Fao in via delle Terme di Caracalla; si articola in quattro sessioni, ciascuna della durata di mezza giornata, con un focus sulle questioni collegate alla revisione della guida Rural Households' Livelihood and Well-being: Statistics on Rural Development and Agriculture Household Income. Ulteriori informazioni sono disponibili on line.

Relazione economica del Veneto 2008 e previsioni per il 2009
Il 12 giugno, presso la camera di commercio di Padova, viene diffusa da Unioncamere Veneto la 41a edizione della relazione sulla situazione economica della regione. Redatta con cadenza annuale, la pubblicazione fornisce un quadro dettagliato sull'andamento strutturale e congiunturale dell'anno precedente, fornendo anche le previsioni per l'anno in corso. È disponibile on line l’anteprima della relazione.

Statistics database education and training
Disponibili da pochi giorni sul sito di Eurostat nella sezione Population and social conditions i dati sull’istruzione relativi alla raccolta dati effettuata nel 2008 (data collection Unesco, Ocse e Eurostat). I dati che si riferiscono al 2007 sono divisi nelle seguenti voci: iscritti, immatricolati, personale, laureati/diplomati, dimensioni delle classi, apprendimento delle lingue, dati regionali, dati finanziari.