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RILEVAZIONE SUGLI ELEMENTI IDENTIFICATIVI, RISORSE ED ATTIVITÀ
DEGLI UFFICI DI STATISTICA DEL SISTAN
Anche quest’anno l'Ufficio della Segreteria centrale del Sistan sta
conducendo l’indagine conoscitiva sugli uffici di statistica del
Sistema statistico nazionale. Tale rilevazione, come avviene da quando
il Sistan stesso è stato fondato, oltre che indagare lo stato dell’arte
degli uffici di statistica (personale e strutture utilizzate, attività
statistica svolta, diffusione della cultura statistica) raccoglie le
informazioni che poi verranno utilizzate per la Relazione al Parlamento
sull’attività dell’Istat e degli altri enti appartenenti al Sistan.
L’indagine di quest’anno è indirizzata a circa 500 enti ed uffici di
statistica (di ministeri, enti pubblici e privati, regioni e province
autonome, province, prefetture-utg, camere di commercio, comuni
capoluogo di provincia e uffici di statistica associati). Ad anni
alterni sono invece interessati anche i comuni non capoluogo, portando
quindi ad oltre 3.000 i soggetti coinvolti nella rilevazione.
Novità rilevante del questionario
utilizzato quest’anno per l’indagine, da restituire compilato entro il
31 gennaio, è nella parte relativa all’attività statistica svolta
dall’ufficio. Due quesiti sono stati completamente riformulati per
capire meglio il grado di penetrazione della statistica
nell’organizzazione degli enti appartenenti al Sistema. Nella versione
attuale viene chiesto all’ufficio di statistica di indicare non solo se
e che tipo di attività svolge (rilevazione o trattamento di dati
amministrativi) ma anche quali strutture dell’amministrazione di
appartenenza hanno eventualmente richiesto l’effettuazione di tale
attività. Viene inoltre chiesto, comunque, se si è svolta attività
statistica anche senza il mandato di unità organizzative della propria
amministrazione.
IL LAVORO DEGLI STRANIERI A ROMA
Nel n. 3/2006 della newsletter trimestrale I Numeri di Roma
- presentato in Campidoglio il 6 dicembre 2006 da Marco Causi,
assessore alle politiche economiche, finanziarie e di bilancio - sono
riportati i risultati della ricerca Il lavoro degli stranieri a Roma.
La ricerca ha utilizzato i dati raccolti attraverso la rilevazione
continua sulle forze di lavoro dell'Istat, che consente di individuare
la popolazione straniera e di analizzare il livello e le
caratteristiche della partecipazione al mercato del lavoro dei
cittadini provenienti da altri paesi e residenti in Italia.
Nel comune di Roma su una popolazione straniera di circa 155mila unità,
102mila persone sono occupate (9,4% dell'occupazione totale). Il 76%
dei lavoratori stranieri trova impiego nei servizi, il 9%
nell'edilizia, quasi il 10% nel commercio. Ma, fra i lavoratori
stranieri che sono occupati nei servizi, il 52,4% svolge attività
legate ai servizi sociali, prevalentemente alle dipendenze di famiglie
o convivenze con ruoli di cura della casa o della persona (settore che
assorbe invece solo il 6,3% dei lavoratori romani). Quasi il 13% degli
occupati stranieri, inoltre, lavora in alberghi o ristoranti, a fronte
del 7% raggiunto dal totale dei lavoratori in questo comparto.
Nel comune, più del 48% delle professioni svolte dagli stranieri è tra
quelle non qualificate, richiedendo soprattutto impegno fisico e
resistenza (collaboratore domestico, assistente familiare, manovale
edile, portantino nei servizi sanitari, commesso, ecc.). Per il 25% dei
lavoratori stranieri, inoltre, l’inquadramento professionale è
inadeguato rispetto alla formazione acquisita (mentre solo il 2% circa
dei lavoratori romani laureati svolge impieghi di tipo operaio).
INTEGRAZIONE DELLE FONTI: IL CASO DEL SISTEMA INFORMATIVO STATISTICO
DEL COMUNE DI MODENA
Nel corso dell’Ottava Conferenza nazionale di Statistica, nella sessione Fare Sistema: i nuovi prodotti, Giuliano Orlandi e Giovanni Bigi del Servizio Statistica del comune di Modena hanno presentato il lavoro Integrazione delle fonti: il caso del Sistema informativo statistico del comune di Modena.
Illustrando
alcune applicazioni realizzate (in ambito demografico, economico,
ambientale, sociale), i relatori hanno dimostrato come sia possibile
analizzare in modo sufficientemente approfondito la complessità propria
del livello comunale e conseguire risultati apprezzabili grazie
all’utilizzo sia delle risorse umane e strumentali disponibili sia del
patrimonio informativo proveniente dagli archivi comunali e di altri
enti. Si è evidenziato che l’integrazione delle fonti, interne ed
esterne all’amministrazione, rappresenta un passaggio obbligato per
assicurare il buon funzionamento del Sistema a costi sostenibili e che
il linguaggio condiviso, determinato dalla collaborazione instaurata,
consente ai differenti attori di confrontarsi più utilmente sui
contenuti.
COMUNE DI PADOVA: ANNUARIO STATISTICO 2005
È stato pubblicato ad agosto 2006 l’Annuario statistico 2005, curato dal Settore Programmazione controllo e statistica del comune e contenente dati aggiornati al 31 dicembre 2005.
L’annuario
è articolato in undici capitoli (amministrazione; popolazione;
territorio, ambiente e climatologia; sanità e assistenza pubblica e
privata; istruzione e cultura; turismo; sicurezza dei cittadini;
giustizia; economia; prezzi; consultazioni elettorali) ed è arricchito
da un ampio glossario.
Il comune, l’istituzione locale più vicina al cittadino, ha il compito,
rafforzato dal principio della sussidiarietà, di gestire il sistema dei
servizi sul territorio e pertanto necessita di informazioni statistiche
puntuali, affidabili, coerenti, imparziali ed obiettive. Il comune di
Padova si qualifica per la puntualità con cui ogni anno predispone un
nutrito annuario di statistica con dati particolareggiati per il
territorio, assolvendo ad una duplice funzione: in primo luogo, per il
fatto stesso di continuare ad essere diffuso in versione cartacea, e
non soltanto elettronica, l’annuario permette di conservare la memoria
quantitativa della città; in secondo luogo, ma certo non meno
importante, la produzione di statistiche rappresenta uno strumento
fondamentale per una governance efficace della comunità, capace di individuarne e risolverne le problematiche ma anche di coglierne le opportunità di sviluppo.
IL VENETO SI RACCONTA. IL VENETO SI CONFRONTA. RAPPORTO STATISTICO 2006
Il Rapporto,
pubblicato dalla regione Veneto nel mese di luglio 2006, propone una
vera e propria fotografia della società e dell’economia della regione.
Indispensabile base conoscitiva per la programmazione economica e
l’intervento sociale, il volume è giunto alla sesta edizione,
confermando la sua vocazione di strumento utile a chiunque abbia
necessità di conoscere a fondo una delle regioni portanti dell’economia
italiana. L’analisi della regione in tutti i suoi aspetti -
dall’economia, all’innovazione tecnologica, alle dinamiche sociali e
territoriali nelle loro interconnessioni - viene condotta nel contesto
nazionale e internazionale, confrontando la realtà del Veneto con
quella di altre regioni italiane ed europee, rispetto al conseguimento
degli obiettivi previsti dalla strategia di Lisbona. La maggior parte
dei dati sono riferiti al 2005, con alcune anticipazioni al 2006; per i
confronti internazionali sono stati a volte utilizzati dati di anni
precedenti.
Nella prima sezione, la Sintesi
espone efficacemente luci ed ombre del Veneto attuale: parametri
occupazionali molto vicini agli obiettivi di Lisbona, una propensione
all’innovazione tecnologica inferiore alla media italiana, un quadro di
coesione sociale positivo per la quasi assenza di povertà ma da
migliorare sotto il profilo dell’istruzione e dell’abbandono scolastico.
Elaborando e ponendo in relazione dati Istat ed Eurostat, la sezione Il Veneto si racconta
mette in luce la vocazione industriale ed esportatrice del Veneto,
effettuando un’analisi accurata dei settori produttivi. Viene inoltre
dedicata un’attenzione specifica alla situazione demografica,
caratterizzata da un notevole invecchiamento della popolazione e dalla
forte presenza di residenti stranieri (seconda regione dopo la
Lombardia).
La seconda sezione, Il Veneto si confronta, è incentrata su una comparazione di lungo periodo; le regioni benchmark
sono state scelte perché possiedono economie evolute, ad alto reddito e
con dinamiche sociali somiglianti; i dati sono tratti da Eurostat e da
Bach (Bank for the accounts of companies harmonised) ed il confronto si
estende ad aspetti meno studiati come quello dell’attrattività
turistica delle regioni.
LO STATO DELLA POPOLAZIONE NEL MONDO 2006
Il Rapporto 2006 del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa), In movimento verso il futuro. Donne e migrazione internazionale,
è dedicato agli effetti e al ruolo che le migrazioni internazionali
delle donne hanno nel tessuto socio-economico mondiale. Oggi, le donne
rappresentano quasi la metà dei migranti internazionali (95 milioni):
migrano per sposarsi, raggiungere i mariti e/o la famiglia o per
lavorare. Nel Rapporto, la cui edizione italiana è curata da
Aidos-Associazione italiana donne per lo sviluppo, le donne migranti
sono definite “un fiume silenzioso, ma possente”. Gli effetti economici
delle loro migrazioni si possono valutare dalle rimesse: il denaro che
le donne rimandano a casa può far uscire le loro famiglie, o
addirittura intere comunità, dalla povertà. Un esempio: il 62% del
miliardo di dollari di rimesse in Sri Lanka, nel 1999, proveniva dalle
migranti.
Ma non ci sono solo le donne che migrano per lasciarsi alle spalle situazioni di povertà, ci sono anche i cervelli in fuga:
soprattutto infermiere, ostetriche e medici migrano alla ricerca di un
paese che offra loro uno standard di vita e professionale adeguato e
dignitoso.
Le migranti tendono ad avere meno figli delle loro connazionali nei
paesi di origine. I fattori che incidono sulla diminuzione dei tassi di
natalità sono il matrimonio contratto in età più avanzata, la
separazione dal partner, le pressioni economiche, i costi per la
crescita dei bambini e la maggiore autonomia che le migranti conseguono
proprio in virtù della migrazione. Studi pluriennali hanno dimostrato
come negli anni i tassi di fecondità delle migranti – che almeno
inizialmente sono più alti di quelli dei paesi ospitanti - vadano
allineandosi a quelli dei paesi di destinazione.
Circoli di qualità per il Psn 2008-2010
È on line la delibera n. 1/07
dell’Ufficio della Segreteria centrale del Sistan che riporta la
composizione dei 25 gruppi di lavoro permanenti, costituiti per settori
d’interesse del Programma statistico nazionale per lo svolgimento dei
compiti previsti dallo Statuto dei circoli di qualità.
Formazione per il Sistan
Nel 1° trimestre del 2007, l’attività di formazione sul territorio
rivolta ai responsabili ed operatori degli uffici di statistica del
Sistema coinvolgerà i comuni delle province di Latina, Bari, Treviso,
Padova, Matera, Genova e Salerno. Per informazioni: peci@istat.it.
Comunità Europea. Codice della statistica ufficiale
In occasione dell’Ottava Conferenza nazionale di statistica è stato diffuso il secondo volume del Codice della statistica ufficiale, dedicato a L’organizzazione e il funzionamento della Comunità Europea. Coordinato da Roberto Tomei, è edito dall’Istat. Per richiedere una copia: scs@istat.it.
Giornate di studio sulla popolazione
Dal 14 al 16 febbraio il Gruppo
di coordinamento per la demografia della Società italiana di statistica
organizza presso la sede di Latina dell’Università degli Studi di Roma
“La Sapienza” la settima edizione delle Giornate di studio sulla popolazione.
3° Rapporto Apat sulla qualità dell’ambiente urbano
Il 18 gennaio, a Roma, è stata presentata
l’edizione 2006 del rapporto, che nella sua realizzazione ha visto un
coinvolgimento dei soggetti locali più diretto rispetto alle edizioni
precedenti ed estende l’analisi a tutti i capoluoghi di provincia con
popolazione superiore a 150.000 abitanti.
Inea. Annuario dell’agricoltura italiana e Rapporto sul commercio con l’estero dei prodotti agroalimentari
L’Istituto nazionale di economia agraria ha presentato
le edizioni 2005 dei due volumi il 19 dicembre 2006 a Roma, presso il
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. On line gli
abstract dell’Annuario e del Rapporto.
56a sessione dell’Isi
È possibile effettuare on line la registrazione alla 56a sessione
dell’Istituto internazionale di statistica (Isi), che si terrà dal 22
al 29 agosto 2007 a Lisbona, Portogallo. La sessione è aperta a tutti i
soggetti che si interessano di statistica, in particolare ai membri
dell’Isi e delle sue sezioni. Il termine per l’invio di abstract e
paper è il 20 aprile. La 57a sessione è in programma a Durban, Sud Africa, dal 16 al 22 agosto 2009.